Mercoledì 15 novembre il premio Nobel per la Fisica, lo statunitense Barry Barish, - presente a Roma per una serie di conferenze - ha visitato il servizio Sostegno allo studio e la scuola di Lingua e Cultura Italiana. Il professore, premiato per i suoi studi sulle onde gravitazionali, è venuto su invito di un suo grande amico ed un’insegnate del Sostegno allo studio, Brunello Tirozzi, già ordinario di Fisica alla Sapienza di Roma.
Ad accoglierlo anche Roberto Morozzo ed alcuni giovani studenti del Sostegno allo studio (ragazzi immigrati di seconda generazione e rifugiati venuti con i corridoi umanitari). L’incontro si è svolto in maniera familiare e festosa.
Roberto Morozzo ha spiegato il programma DREAM. Barish ha fatto molte domande; è rimasto particolarmente colpito dall’accuratezza del programma e dal rapporto personale con i malati.
Nelll’incontro – durato circa un’ora – il Nobel ha fatto molte domande sulla scuola: quante sono le persone iscritte, quali diplomi conseguono. Anche i ragazzi presenti hanno raccontato il loro servizio con i poveri, in particolare con gli anziani in istituto ed i bambini Rom. Barish è rimasto colpito da questa realtà di servizio, in cui i poveri aiutano altri poveri.
Barish si è anche interessato dei Corridoi umanitari ed ha ascoltato la storia di alcuni ragazzi, come il viaggio di Majd dalla Siria a Roma con il Papa e di alcuni ragazzi egiziani copti e sudamericani.
Dopo questo incontro e la visita alla scuola, Barry Barish ha tenuto una seguitissima conferenza sulla storia degli studi sulle onde gravitazionali, teorizzate per la prima volta da Einstein.
Molte le domande, molte le foto e il desiderio del grande Fisico di tornarci a trovare nel prossimo viaggio a Roma.
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