Grazie al generoso contributo delle Comunità di Sant'Egidio di Roma, Napoli, Novara e Barcellona, nei mesi di gennaio e febbraio 2001 sono stati liberati 64 prigionieri dal carcere di Beira, in Mozambico, nel quale sono attualmente detenuti circa 600 detenuti, senza alcuna separazione tra maggiorenni e minorenni, in condizioni igieniche molto precarie e privi di tutela giuridica.
L'età media dei prigionieri liberati è di 24 anni. Tra di loro ci sono un diciassettenne e una ragazza, ma anche un anziano di 77 anni.
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di giovani, o addirittura di ragazzi che provengono da famiglie molto povere e si trovavano in carcere perché riconosciuti colpevoli di piccoli reati e condannati a una pena detentiva e ad una multa. Per riacquistare la libertà dovevano trovare il modo di pagare la sanzione pecuniaria.
Riportiamo delle brevi notizie relative solo a qualcuno di loro.
Tra i prigionieri che la Comunità ha liberato c'è E.M., che ha 18 anni e si trovava in carcere perché aveva rotto il vetro di un'automobile. Per questo era stato condannato a 4 mesi di prigione e ad una multa.
P.V.A. ha 24 anni, studente presso un Centro di Formazione professionale di verniciatura di automobili, orfano di entrambi i genitori, è stato condannato a 3 mesi di prigione e una multa per il furto di 10 tegole di zinco, che aveva preso e subito restituito,
T.R.W. ha 36 anni ed è stato condannato a 7 mesi di prigione e una multa per avere comprato una rete da pesca non sapendo che era stata rubata.
Per tutti la riacquistata libertà ha posto fine ad un periodo di grande sofferenza fisica e morale e ha dato loro una grande speranza per il futuro.
A queste e alle altre storie dei nostri 64 amici di Beira se ne aggiungeranno presto molte altre, perché la Comunità sta progettando di ampliare il suo impegno per la liberazione dei prigionieri anche in altre carceri del Mozambico. |