Il 9 maggio in Russia e in molti paesi dell’ex-Unione Sovietica si celebra solennemente il “giorno della vittoria”, una festa particolarmente sentita in cui si ricorda la capitolazione della Germania e la fine della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale l’URSS ebbe oltre 20 milioni di vittime. Non pochi sono gli anziani che ricordano quegli anni terribili perchè hanno combattuto al fronte. Alcuni di loro vivono in un istituto che gli “amici della Comunità di Sant’Egidio” di Mosca visitano dalla metà degli anni ’90.
Per festeggiare questa ricorrenza, è stata organizzata una mattinata di festa nel giardino dell’istituto, in cui si sono alternati canti popolari, racconti del periodo di guerra, balli e un buffet. Olga, una delle anziane, ha raccontato la sua esperienza di bambina negli anni della guerra; Ljudmila del suo lavoro in una fabbrica di armi; Feodor dei quasi sette anni passati al fronte. Alla fine ognuno ha ricevuto un garofano rosso, il fiore che tradizionalmente si regala ai veterani di guerra.
Gli anziani sono stati contenti e confortati della presenza di giovani - e anche di bambini. E' una prova che il loro sacrificio negli anni duri della guerra non è senza significato. Può dare frutti. La memoria della guerra permette infatti ai giovani di riflettere sul valore della pace e sulla necessità di evitare gli errori del passato.
Oggi gli anziani in Russia sono numerosi e rappresentano una delle fasce più deboli della popolazione. Al problema delle pensioni basse, che permettono di arrivare con estrema difficoltà alla fine del mese, si aggiungono quelli abitativi, l’assenza di un servizio sociale efficiente e in più in generale la diffusione di una mentalità che tende a marginalizzare chi è debole, anziano e malato.
Spesso l’istituto sembra la scelta più facile e immediata per tanti anziani, che invece potrebbero restare a casa propria se ricevessero un sostegno anche piccolo. Gli “amici della Comunità di Sant’Egidio” promuovono varie iniziative volte a suscitare una riflessione sulla situazione degli anziani e a trovare soluzioni concrete ai loro bisogni.
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