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"La tonnara dei clandestini"
Pino Vomero - Laboratori d'Arte di Sant'Egidio |
Nella preghiera in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, la Comunità di Sant'Egidio, insieme ad altre associazioni che si occupano di migranti e dei rifugiati, fa memoria di coloro che hanno perso la vita nei "viaggi della speranza".
Sono nomi, volti, storie, affetti. Per ognuno di loro, il ricordo si fa personale, perchè nessuno muoia più così.
Nomi e storie di coloro che, partiti dall’Asia, dal Medio e Estremo Oriente e dal continente Americano nella speranza di una futuro migliore, hanno perso la vita.
- Mariam, donna siriana incinta e i suoi due bambini, Ghiorghis e Mansour sono annegati nel tentativo di raggiungere l'isola greca di Lesbo dalla Turchia il 22 marzo 2013. Con loro sono morti Mohammed, Mustafa, e Saadia, mentre altre 3 donne risultano disperse.
- Qurban e Musa, morti d'asfissia il 23 giugno 2012 all'interno di un camion su un traghetto della Superfast da Patrasso ad Ancona
- Tayyeb, Ali e e altri 40 profughi asiatici dalla Siria, Afghanistan e Pakistan hanno fatto naufragio nella notte del 03 gennaio 2013 davanti alle coste pugliesi. Tra i dispersi 8 bambini tra 11 e 13 anni
- Aziz, siriano, è morto di freddo sul confine tra Turchia e Bulgaria il 21 dicembre 2012
- In Turchia, il 06 settembre 2012, Issa e Anwar sono annegati al largo della costa nell'Egeo con altri 59 profughi siriani e palestinesi tra cui 28 bambini e 3 neonati. La loro barca è affondata a causa del sovraffollamento
- Il 18 agosto 2012 Amet, curdo, è annegato nel fiume Evros, in Turchia, mentre tentava di superare il confine con la Grecia a nuoto
- Shirin, Aso, e i piccoli Youssef e Semira, iracheni, erano su una barca con 27 passeggeri che è affondata il 17 dicembre 2012 vicino all'isola di Lesbo, nel Mar Egeo, a seguito dello scontro con uno scoglio
- Sediqa, afgana di 30 anni, annegata il 12 agosto 2012 mentre tentava di raggiungere a nuoto la Gran Bretagna. E’ stato ritrovato il suo corpo sulla spiaggia francese nei pressi di Wimereux
- Sohel, Deen con altri 38 dispersi provenienti dal Bangladesh e dal Pakistan il 26 agosto 2012, morti a seguito del rovesciamento di una nave salpata da Tripoli, in Libia, e Hossain, di 35 anni del Bangladesh, morto in Turchia nell’agosto 2012 dopo una marcia di 56 giorni
- Li, Huang, Xiao, con altri 9 cinesi, annegati nel mare vicino a Ragusa nel marzo 2005
- Baj Singh, indiano di 33 anni, schiacciato dalle ruote del camion sottoInsieme ad alcuni dei loro cari, che sono oggi fra noi, facciamo memoria di quanti hanno perso la vita fuggendo dall’Asia, dal Medio e Estremo Oriente e dal continente Americano
- Rolando, giovane cubano di 23 anni, ritrovato in Spagna il 13 luglio 2011, nel carrello di atterraggio di un aereo proveniente da Cuba
Nomi e storie di coloro che, partiti dall’Africa e dall’Europa nella speranza di una futuro migliore, hanno perso la vita.
- Bashir Mohamed Ibrahim, giovane somalo di 21 anni morto 30 marzo 2013 dopo essere stato soccorso in mare poco prima dell'arrivo sulle coste italiane. La mamma ha raccontato la storia sua e degli altri 19 connazionali dispersi
- In Spagna, sulle coste delle isole Galapagos, il 9 ottobre 2012 è stato ritrovato il corpo di una bambina di 4 anni, Meriem, dal Congo. Era in viaggio su di una piccola imbarcazione da Melilla con 3 donne e un altro bambino che sono dispersi
- Job, ivoriano di 15 anni, è stato ritrovato nel vano carrello di un aereo in Francia, il 9 aprile 2013. Con lui ricordiamo Santos, angolano, di 25 anni, e Francis, Malawiano, ritrovati nei vani carrello di due aerei a Heathrow, Gran Bretagna, nel settembre 2012
- Said, un giovane algerino è morto affogato mentre viaggiava su una piccola imbarcazione che si è rovesciata nel tentativo di raggiungere la Spagna il 17 settembre 2012
- Yohannes, Hadenet e Temesghen sono morti sul Sinai insieme ad altri 14 eritrei ed etiopici, nell’ultimo anno, cercavano di entrare in Israele
- Artan, Valbona, il piccolo Andi, con altri 13 kosovari annegati nel fiume Tisza, al confine tra la Serbia e l’Ungheria il 15 ottobre 2009
- Ibrahim, Giamee, Saleh e Hammedin, ritrovati sulle coste tunisine il 10 luglio 2012, sono morti di disidratazione dopo 15 giorni di navigazione alla deriva su una barca partita dalla Libia verso l'Italia
- Mahjouba, Hicham, Naima, provenienti dal Marocco e dalla Tunisia insieme ad altri 51 dispersi a seguito dell'affondamento di una nave vicino alle coste della Spagna il 25 ottobre 2012
- Richard, Bose, nigeriani, e le piccole Blessing e Favour, di 11 e 13 anni, affogati il 04 novembre 2012 a Lampedusa nel tentativo di raggiungere l'Italia insieme ad altre 33 persone disperse
- Tedros, Yemane e Zewit, Mikele, Shisha e Simon, insieme ad altri 358 eritrei ed etiopici, morti nei viaggi tra l’Africa e l’Italia negli ultimi tre anni
- Ricordiamo tutti i 18.950 morti e dispersi nel tentativo di raggiungere il continente europeo, di molti dei quali è sconosciuto anche il nome
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