È stata qualcosa a metà tra il gioco e la rappresentazione teatrale, l’iniziativa “Sogno di una notte medievale” che hanno messo in scena venerdì scorso gli studenti di Università Solidale – i giovani della Comunità di Sant’Egidio – dentro le mura suggestive del museo teatro della Commenda di Prè a Genova.
Di fronte a loro sessanta bambini e ragazzi delle Scuole della Pace del centro storico genovese e dei quartieri di Begato, del Cep, di Cornigliano, di Struppa: a bocca aperta, tra le antiche colonne dell’ospedale nato per i pellegrini che si recavano in Terrasanta, i ragazzi hanno partecipato ai giochi e si sono ritrovati coinvolti in una spiegazione avvincente di un periodo storico tanto remoto. Superando sei prove, proposte da altrettanti bizzarri personaggi, si sono trovati poi ad affrontare la sfida finale: un “duello” con un drago a colpi di musica e fischietti per liberare la povera dama rapita. Alla fine, una cena per tutti, con l’orario spostato alle 21,08 – dopo il tramonto del sole – per amicizia nei confronti dei ragazzini – serissimi – che già praticano il mese di digiuno del Ramadan.
Dopo la cena per i senza dimora nell’atrio del palazzo del Rettorato, un mese fa, i ragazzi di Università Solidale hanno voluto impegnarsi in un’iniziativa che ha coinvolto i bambini delle periferie genovesi nella scoperta dei tesori storici e artistici del centro storico: «questo evento – hanno spiegato – è stato un modo per mettere le energie della parte più giovane e intraprendente della città a servizio dei più piccoli, per ricucire il tessuto strappato di una città che, a volte, vive divisa in due tra il centro e le periferie. Queste sono occasioni per affermare che Genova e i suoi tesori d’arte sono veramente patrimonio di ogni cittadino. Ma anche per restituire alla storia e alla cultura il valore di un tesoro da non tenere racchiuso in uno scrigno, ma da condividere. Con tutti». |