Solidarietà, è la nostra parola! Servire, accompagnare, vuol dire anche difendere, vuol dire mettersi dalla parte di chi è più debole.
I conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare i soldi. I conventi vuoti non sono vostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati. Il Signore chiama a vivere con più coraggio e generosità l’accoglienza nelle comunità, nelle case, nei conventi vuoti.
Facciamo tanto, forse siamo chiamati a fare di più, accogliendo e condividendo con decisione ciò che la Provvidenza ci ha donato per servire. Superare la tentazione della mondanità spirituale per essere vicini alle persone semplici e soprattutto agli ultimi.
Abbiamo bisogno di comunità solidali che vivano l’amore in modo concreto!
(Visita al Centro Astalli per i rifugiati, 10 settembre 2013) |