Davanti alla difficile e preoccupante situazione in Ucraina, a Kiev nella chiesa di S. Nicola la Comunità di Sant’Egidio ha promosso domenica 2 marzo una preghiera per la pace, cui hanno preso parte ortodossi, cattolici e greco-cattolici. Durante la crisi attraversata dal paese le diverse Chiese dell’Ucraina hanno vissuto in modo unanime un importante impegno per la pace. Il no alla violenza espresso concordemente dalle Chiese cristiane è stato ribadito con convinzione durante la preghiera, cui hanno partecipato tra gli altri numerosi giovani.
Sempre più persone in questi giorni difficili hanno manifestato un grande desiderio di pace. Sabato a piazza Maidan, teatro degli scontri delle scorse settimane a Kiev, in tanti si sono uniti alla Comunità di Sant’Egidio per fare memoria delle vittime della violenza che ha colpito la città. Dopo un momento di preghiera nella piazza, giovani, adulti, persone senza fissa dimora e anziani si sono recati in processione silenziosa lungo la salita di Via Instituska, dove sono stati uccisi molti manifestanti, fino al luogo in cui sono state più numerose le vittime dei colpi sparati dai cecchini il 20 febbraio, dove sono stati deposti dei fiori di fronte alla lapide e alle fotografie che ricordano nomi e volti delle vittime: un segno di memoria ma anche di speranza perché la pace torni presto in Ucraina.
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