Alla vigilia dell’approvazione del bilancio 2014 di Roma Capitale, a nome di quei cittadini romani che incontriamo ogni giorno nel nostro lavoro quotidiano di aiuto e di solidarietà, sentiamo l’urgenza di rivolgerci al Sindaco e alla Giunta, perché non un euro venga sottratto al finanziamento di tutti quei servizi destinati alla parte più fragile e sofferente della nostra città.
Siamo consapevoli del momento delicato e difficile che il nostro Paese e Roma stanno vivendo. La crisi impone decisioni pesanti che non possono essere evitate, soprattutto per il bene delle generazioni future. Risparmiare, seppur doloroso, può essere a volte necessario. Tuttavia sarebbe grave e ingiusto far pagare ai poveri e ai bisognosi i costi del risanamento di uno squilibrio, di cui in definitiva sarebbero due volte vittime. La spesa sociale a Roma, già molto bassa rispetto al rango che spetterebbe alla nostra capitale, non può essere per nessuna ragione ulteriormente diminuita.
Facciamo appello alla sensibilità che il Sindaco ha più volte mostrato ed espresso in questi mesi nei confronti dei più poveri. Non si taglino le risorse per il sociale! Ogni euro investito per chi vive in condizioni di disagio e di marginalità può dare frutti abbondanti in termini di sviluppo e di crescita economica, umana e civile.
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