change language
sie befinden sich in: home - pressearchiv newsletterkontaktlink

Unterstützung der Gemeinschaft

  

Il Fatto Quotidiano

10 September 2015

Romano Prodi Mette in guardia dal decisionismo tedesco: "Sulla crisi greca ha fatto solo lievitare i costi"

"Germania 1 Europa O e Italia ferma al palo"

 
druckversion

Per Romano Prodi il problema dell'Europa è "l'accorciamento degli orizzonti decisionali": si decide tutto sul breve periodo, spesso in ritardo, ricattati dai populismi e inseguendo l'elettorato. Lo dice riferendosi alle due maggiori crisi che l'Unione ha dovuto affrontare nell'ultimo mese. Il debito greco: "Era di 30 miliardi di euro, quindi alla portata di una soluzione immediata, ma c'erano le elezioni regionali in Germania e la soluzione è stata rimandata. Quando si è iniziato ad affrontare, i miliardi erano diventati 350-400".
E vale anche per i profughi: "Si sapeva che bisognava arrivare a una soluzione comune, ma è rimasto tutto fermo finché era un problema solo italiano. Quando è dilagato nei Balcani, la cancelliera tedesca ha dato un messaggio politico e si è sbloccato tutto". In questo caso - aggiunge l'ex presidente della Commissione Ue - la leadership della Merkel è stata positiva, perché dettata dall'interesse comune europeo. Eppure è la conferma che "la politica europea dipende sempre più dalla Germania". Secondo Prodi, la causa è "l'indebolimento della Commissione a favore del Consiglio europeo". È formato dai capi dei singoli Stati membri, quindi più sensibili alle elezioni e agli interessi elettorali di breve periodo. Inoltre il Consiglio è "più riluttante nell'esercitare una leadership condivisa", poiché è "guidato dai paesi in modo gerarchico". "L'ombrello tedesco" sotto cui sono ora tutti gli Stati europei è dovuto anche "alla lunga crisi francese e alla decisione inglese del referendum tra quattro anni per scegliere se rimanere o meno nell'Ue, che ha portato a una perdita di ruolo impressionante della Gran Bretagna".
Prodi parla dell'Europa intervenendo all'incontro "La pace è sempre possibile" organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio a Tirana, in cui importanti leader delle diverse religioni, insieme a esponenti della cultura e della politica, hanno ribadito che "la guerra non è mai santa, l'oppressione dell'altro in nome di Dio è sempre blasfema".
Per il professore l'Europa è a un bivio: tra irrilevanza e avere un ruolo nel mondo. Dice: "Se non vogliamo fare la fine degli Stati rinascimentali italiani, spazzati via dalla prima globalizzazione che fu la scoperta dell'America, dobbiamo avere una maggiore integrazione. Gli stati europei sono troppo piccoli. E le reti globali delle nuove tecnologie, da Apple ad Amazon, da Google a Ali Baba, sono tutte americane o cinesi. Non ce n'è una europea. Non siamo in grado di crearle, così come l'Italia divisa non riusciva a costruire le grandi caravelle necessarie a solcare gli oceani". "Possiamo accettare l'irrilevanza?", si chiede Prodi. E aggiunge: "Io la verifico nei seminari a Shanghai: sei anni fa, quando ho iniziato a insegnare, mi chiedevano sempre dell'Europa. Oggi invece non interessa più a nessuno".
E qui torna all'emergenza profughi: la soluzione proposta in questi giorni è solamente per i rifugiati siriani, di livello medio-alto. "Non riguarda - continua l'ex premier dal 2012 inviato speciale Onu per il Sahel - la massa di poveri che viene dall'area subsahariana; la popolazione africana passerà da 1 a 2 miliardi entro il 2050, quella del Niger per esempio raddoppierà in 18 anni. Molti verranno in Europa, che però non può reggere un'ondata infinita".
Manca una politica africana dell'Europa: "Quando guidavo la Commissione - aggiunge - presentammo varie proposte per lo sviluppo dei paesi africani, partendo dall'istruzione, ma furono bocciate".
All'incontro di Sant'Egidio, proprio una proposta sul tema dei migranti ha raccolto molte adesioni, tra cui quella del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Lo sponsorship: "Si tratta di permettere a cittadini europei, associazioni, organizzazioni della società civile di farsi garanti dell'accoglienza: ospitare subito coloro che sono arrivati ma anche chiamare singoli e famiglie direttamente dalle zone, evitando così i viaggi della morte nel Mediterraneo". Finora, infatti, i trafficanti rimangono l'unica alternativa per chi scappa dalla guerra.


 LESEN SIE AUCH
• NACHRICHT
30 Januar 2018
PARIS, FRANKREICH

Bienvenue! 40 syrische Flüchtlinge sind durch die in Frankreich eingerichteten humanitären Korridore angekommen

IT | ES | DE | FR | CA | ID
25 November 2017
PARIS, FRANKREICH

Weitere Flüchtlinge sind in Frankreich durch die #humanitärekorridore angekommen – fünf Familien aus Syrien

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL | RU
19 Oktober 2017

Migranten, Sant’Egidio – die heute vom Europaparlament eingeleitete Reform des Dublin-Verfahrens ist positiv

IT | ES | DE | FR
3 Oktober 2017

#3ottobre – nationaler Gedenktag an die Opfer der Immigration vier Jahre nach dem Unglück von Lampedusa

IT | DE
11 September 2017

“Wege des Friedens”: Gegen den Terrorismus muss man die Jugend ausbilden und einbeziehen

IT | EN | ES | DE | FR | PT | ID
11 September 2017

Europa, Pottering: "Schnellstmöglich Rahmenbedingungen für legale Immigration“

IT | EN | ES | DE | PT
alle neuigkeiten
• DRÜCKEN SIE
15 Februar 2018
Famiglia Cristiana

L'Europa e i Balcani, corsa ad ostascoli

8 Februar 2018
SIR

Migrazioni: Pompei (Comunità Sant’Egidio), “nuove modalità di ingresso in Italia più flessibili ed efficienti”

30 November 2017
Corriere della Sera

Andrea Riccardi: Europa e giovani migranti, il futuro va creato in Africa

20 Oktober 2017
OnuItalia

Migrazioni: Europarlamento, per Sant’Egidio positiva la riforma di Dublino

19 Oktober 2017
La Croix

Migrants: « le pape François appelle les politiques à sortir du cynisme ». Entretien avec Marco Impagliazzo

19 Oktober 2017
Famiglia Cristiana

Andrea Riccardi: La fede dei popoli è il futuro di tutti

den gesamten pressespiegel
• KEINE TODESSTRAFE
10 Oktober 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

7 Oktober 2015
VEREINIGTE STAATEN

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

5 Oktober 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

24 September 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

12 Marsch 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

12 Marsch 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

9 Marsch 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

9 Marsch 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

9 Marsch 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

28 Februar 2015
VEREINIGTE STAATEN

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

15 Februar 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

11 Dezember 2014
MADAGASKAR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

gehen keine todesstrafe
• UNTERLAGEN

Programme Tirana 2015 - Peace is always possible ENGLISH

alle dokumente

FOTO

484 besuche

477 besuche

443 besuche

431 besuche

1533 besuche
alle verwandten medien