VARSAVIA. «No all'anti-semitismo, all'anti-gitanismo, a ogni razzismo, che confonde le menti e apre la strada alla barbarie. Vogliamo liberare tutti e particolarmente i giovani, dai suoi germi». E questo l'appello lanciato dai ragazzi provenienti dalla Polonia, dall'Ucraina, dalla Russia, dalla Cechia, dall’Ungheria, dall’ltaIia, dalla Slovacchia, dalla Romania che assieme alla comunità di Sant'Egidio hanno partecipato ieri a una cerimonia nell’ex lager di Auschwitz.
«Non possiamo dimenticare Auschwitz: qui si è sprigionato l'odio nazista, liberato e potenziato daII'orrore della guerra, durante la quale si è perpetrato il genocidio di ebrei, zingari e di altre decine di migliaia di cittadini europei», si legge nel testo diffuso dalla Comunità di Sant'Egidio, dopo che duemila ragazzi hanno partecipato a una marcia silenziosa nell'ex lager nazista.