change language
te itt vagy: home - sajtószemle newsletterlink

Support the Community

  
Február 26 2015

L'Is alle porte dell'Europa

Nel caos della Libia serve un arbitro

Un nome di prestigio che sappia mediare: Romano Prodi

 
nyomtatható verzió

I ventuno cristiani egiziani, sgozzati sulla riva del Mediterraneo con un rituale terribile, sono stati assassinati per inviare un messaggio di terrore mediatico: il califfato dell'Is è alle porte dell'Europa e può colpire. Dal Medio Oriente risale in Nord Africa. Il prossimo obiettivo è l'Europa. Gli attentati a Parigi e a Copenaghen sarebbero anticipazioni di un attacco che potrebbe toccare il nostro Paese. Le minacce hanno suscitato un dibattito in Italia su come rispondere. Si è parlato d'intervento militare, anche se in termini generici. C'è paura.
La minaccia dei terroristi è reale. Tuttavia non possiamo replicare come questi vorrebbero. La loro grande capacità sta nel gestire gli interventi sulla Rete. Subiamo la loro iniziativa propagandistica. Il terrorismo "mediatico" è parte importante della loro battaglia. E noi su questo siamo piuttosto indifesi. Dobbiamo dare dimensioni reali al pericolo islamista: in Libia i gruppi dell'Is hanno segnato una presenza in alcune città e unito altri gruppi fondamentalisti e tribali. Ma, nel caos libico, non sono maggioritari; rappresentano però un polo attrattivo e pericoloso. Tuttavia non c'è uno scontro frontale tra Occidente e Is: è quanto i terroristi vorrebbero, per essere accreditati nella leadership tra i musulmani come l'avanguardia contro l'Occidente. Un vero califfato contro l'Europa. Resteremo allora impotenti? No, il caos libico è un terreno pericoloso di coltura di violenza, estremismi e terrorismo. Non è facile ricomporlo, come ha mostrato l'azione dell'inviato Onu, Bernardino León. Alcuni Paesi, come l'Egitto, vogliono un intervento militare (in parte realizzato ultimamente con alcune ritorsioni contro i terroristi). Turchia, Qatar, Emirati, Algeria, hanno posizioni differenti.
La soluzione militare non è proprio la prima opzione. Si deve subito innalzare il livello di impegno politico. L'Italia ha una responsabilità particolare. Una personalità autorevole come Romano Prodi potrebbe guidare una missione di pace ritessendo l'unità all'interno di un Paese frammentato (che è la base per ogni soluzione politica), ma anche cercando di accordare le nazioni "amiche" della Libia (o meglio dei diversi gruppi libici). C'è un grande lavoro da fare, accanto all'azione dell'intelligence in una realtà così divisa. Non dobbiamo però cedere al panico, che porta a soluzioni semplificate.


 OLVASSON
• HÍR
November 16 2017

Alexander Van der Bellen osztrák államfő látogatása Rómában

IT | ES | DE | FR | HU
November 16 2017

Andrea Riccardi: Giuseppe Laras-szal a holokauszt egy fontos túlélője, mai kultúránk egyik meghatározó szereplője hunyt el

IT | HU
Október 15 2017
RÓMA, OLASZORSZÁG

Rómában a zsidók elhurcolására emlékeztek

IT | PT | HU
Május 26 2017

Egyiptom: Ne hagyjuk magukra a koptokat, akik embertelen merénylet áldozatai lettek!

IT | ES | DE | FR | HU
Május 23 2017

A Sant'Egidio közösség nyilatkozata a manchesteri merénylet kapcsán

IT | EN | ES | DE | FR | PT | NL | ID | HU
Április 23 2017

Ferenc pápa homíliája a Szent Bertalan-bazilikában

IT | ES | FR | PT | HU
minden hír
• RELEASE
Február 11 2019
Vatican Insider

Riccardi: tra Italia e Vaticano c’è freddezza ma non rottura

Február 22 2018
Famiglia Cristiana

La preghiera sia un urlo contro le guerre

Február 22 2018
Br-Online

Interview mit Sant'Egidio Mitgründer Andrea Riccardi

Február 21 2018
Famiglia Cristiana

I 50 anni di Sant'Egidio. L'abbraccio.

Február 21 2018
Famiglia Cristiana

La rivoluzione dell'amore e della tenerezza, l'unica necessaria #santegidio50

Február 20 2018
La Repubblica.it

Mattarella: "L'Italia ha bisogno di solidarietà, non di divisioni"

minden sajtóközlemények
• ESEMÉNYEK
December 3 2017

Incontro con Andrea Riccardi, oggi alle 12.15 e alle 20:30 a Soul, TV2000

MINDEN ÜLÉSEI IMÁDSÁG A BÉKÉÉRT
• NO HALÁLBÜNTETÉS
Október 10 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

Október 7 2015
EGYESÜLT ÁLLAMOK

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

Október 5 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

Szeptember 24 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

Március 12 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

Március 12 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

Március 9 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

Március 9 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

Március 9 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

Február 28 2015
EGYESÜLT ÁLLAMOK

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

Február 15 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

December 11 2014
MADAGASZKÁR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

nem megy a halálbüntetés
• DOKUMENTUMOK

Libya: The humanitarian agreement for the region of Fezzan, signed at Sant'Egidio on June 16th 2016 (Arabic text)

LIBYA - Joint declaration of Touareg and Tebou tribes supporting the Presidency Council of the Government of National Agreement in Tripoli - ARABIC

az összes dokumentum

FOTÓK

1576 látogatások

1504 látogatások

1518 látogatások

1702 látogatások

1507 látogatások
a kapcsolódó média