| 25 Ottobre 2011 |
VERSO ASSISI - La comunità di Sant’Egidio: «Costruire la pace»
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La Comunità di Sant’Egidio verso l’appuntamento di Assisi e proprio per prepararsi all’evento ieri sera ha organizzato un incontro con al centro la presentazione del libro“Lo spirito di Assisi dalle religioni una speranza di pace”, edizioni San Paolo. All’incontro, che si è svolto nella sala Frate Sole della basilica Santissima Annunziata del Vastato, in piazza della Nunziata, hanno partecipato Ariel Dello Strologo, del Centro Culturale Primo Levi, il giornalista del Corriere della Sera Antonio Ferrari, padre Mario Vaccari, provinciale dei frati minori della Liguria e Andrea Chiappori, della Comunità di Sant’Egidio. «Lo “Spirito di Assisi” ripercorre le tappe che si sono riproposte per ampliare e ricordare lo spirito dell’incontro di Assisi con Giovanni Paolo secondo spiega Andrea Chiappori. La pace è un cantiere in cui tutti possono lavorare, ne siamo convinti e per questo da 25 anni abbiamo girato l’Europa, e non solo, per affrontare con le altre religioni i temi di fondo, le sfide che sono di fronte a coloro che ritengono che la pace vada costruita e che si debba combattere la guerra». L’aspetto da sottolineare è però quello dell’importanza della visita, la settimana prossima ad Assisi di Papa Benedetto XVI. «Una presenza che sottolinea non solo come sia in linea con l’appuntamento nato per iniziativa di Giovanni Paolo II, ma che conferma come il Papa voglia che questo spirito continui nel futuro. Una luce che orienta il cammino delle religioni». Riguardo agli interventi all’incontro di ieri sera, da sottolineare quello di Ariel DelloStrologo, rappresentante della comunità ebraica genovese. «La presenza degli ebrei è stata sempre una presenza significativa - prosegue Chiappori – Nella preghiera a Monaco c’è stata una cerimonia significativa, a Dachau, primo campo di sterminio per ebrei e oppositori del nazismo e tra le iniziativa ricordo anche la doppia visita ad Auschwitz Birkenau che ha portato rappresentanti della religione islamica in visita a un campo di sterminio. E due anni fa, a Cracovia, c’è stata una visita importante in cui mille di tutte le religioni hanno visitato Auschwitz. Trovarsi di fronte alla quintessenza del male ha fatto sì che si stabilisse un rapporto anche tra ebrei e musulmani».
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