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3 Styczeń 2011

Sant’Egidio: pensare un mondo senza armi

L’invito del presidente Impagliazzo al termine della Marcia della pace di Roma

 
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ROMA. «Non sprecare il talento della pace in Europa» e «inventare nuovi mondi perché gli uomini vivano insieme senza armi». È l’invito espresso ieri a Roma dal presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo al termine della marcia della pace organizzata dalla Comunità a Roma e in altri Stati, in occasione della celebrazione della Giornata mondiale della pace del 1° gennaio. La Comunità ha promosso, a Roma, in Italia e in tanti paesi del mondo l’iniziativa «Pace in tutte le terre», marce di pace, manifestazioni, incontri e momenti di preghiera insieme ad altre associazioni, movimenti e comunità, per far giungere il suo sostegno alle parole del Papa e alla sua sollecitudine per la pace nel mondo, ancora diviso e segnato da guerre, ingiustizie, povertà e violenze e per ricordare tutte le terre che nel Nord e nel Sud del mondo attendono la fine della guerra, fonte di sofferenza per tanti popoli e madre di tutte le povertà e la fine del terrorismo. All’iniziativa romana hanno aderito circa dodicimila persone – che hanno camminato da Largo Argentina a piazza San Pietro dove si sono uniti ai fedeli presenti per la preghiera dell’Angelus di Benedetto XVI – che portavano striscioni con indicati i nomi dei 37 Paesi oggi «feriti» dalla guerra. In piazza San Pietro gli aderenti alla Marcia hanno fatto volare una miriade di palloncini blu. Nel nostro Paese quello di Roma non è stato l’unico appuntamento. Anche a Milano, Genova, Firenze, Napoli e Messina si sono svolti cortei e marce; a Terni una liturgia eucaristica e a Catania una fiaccolata.

L’iniziativa «Pace in tutte le terre» in Germania si è tenuta a Wurzburg, Monaco, Stoccarda e Berlino; in Francia a Parigi; in Belgio ad Anversa e Liegi; in Ucraina a Leopoli. Negli Stati Uniti a New York; in Messico a Città del Messico; a El Salvador a San Salvador; in Argentina a Buenos Aires; a Cuba a L’Havana e in Guatemala a Città del Guatemala.

In Africa l’appuntamento era in programma in quattro città della Repubblica Democratica del Congo (Bukavu, Uvira, Goma e Lumbashi) e in Ruanda (Kigali). In Asia la marcia si è svolta ad Hong Kong.