Armonia
Batik su stoffa
2001
Quella
del batik è una tecnica di pittura su stoffa nata nell’isola di Giava
e molto diffusa in estremo Oriente.
Per realizzare un batik
sono necessari i seguenti materiali ed arnesi:
- un tessuto sottile e non
troppo fitto, privo di appretto. Si consiglia l’uso di batista o di seta da
paralume;
- una cornice in legno su cui fissare la stoffa, con mollette o puntine da disegno,
per tenerla tesa; una matita morbida per tracciare lo schizzo del disegno sulla stoffa;
- della cera d’api mista a paraffina;
- - un fornellino elettrico. Serve a sciogliere e a mantenere calda la cera. Si
consiglia, per questa operazione, di preparare un “bagno maria”, ponendo il
recipiente contenente la cera in uno più grande con acqua bollente;
- un pennello di setola robusta per stendere la cera;
- dei colori per stoffa;
- della carta da giornale e un ferro da stiro per rimuovere la cera.
Le fasi del lavoro sono
le seguenti:
- Sulla stoffa viene tracciato
a matita lo schizzo del disegno che si vuole rappresentare.
- Il tessuto viene teso e fermato sulla cornice in legno, in modo che non formi
pieghe o risvolti.
- Si intinge il pennello nella cera precedentemente scaldata e si traccia il
disegno sulla stoffa, considerando che le zone così trattate rimarranno
prive di colore. La cera deve rimanere liquida per poter penetrare bene. Se
pensiamo che non sia penetrata abbastanza sarà utile effettuare la medesima
operazione sul rovescio del tessuto.
- Si lascia che la cera rapprenda.
- Si immerge il tessuto nel bagno di colore. E’ necessario fare molta attenzione
alla temperatura. L’acqua troppo calda, infatti, provocherebbe lo sciogliersi
della cera. Si lascia il tessuto immerso il tempo necessario perché assuma
il punto di colore desiderato: la tintura penetrerà anche attraverso
le sottili screpolature delle zone incerate, caratterizzando così il
disegno con quelle sottili nervature che costituiscono una particolarità
del batik.
- Si estrae il tessuto dal colore e si lascia che asciughi.
- Si rimuove la cera ponendo sopra e sotto il tessuto dei fogli da giornale,
su cui viene passato il ferro da stiro caldo. Se rimangono delle macchie di
cera si possono rimuovere con della benzina o portando il tessuto in tintoria.
Con questo procedimento
si possono anche realizzare disegni policromi. In questo caso, dopo ogni bagno
di colore, una volta che il tessuto è asciutto, si procederà a
coprire con la cera le parti che non devono ricevere la nuova tinta. In questi
casi è necessario avere un’esatta conoscenza delle reazioni reciproche
dei vari colori: rosso su giallo, per esempio, dà arancione; blu su giallo
dà verde e così via. E’ consigliabile fare prima le prove di tali
reazioni. |