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Dal libro della Sapienza 16, 1-29
1 Per questo furon giustamente puniti con esseri simili e tormentati da numerose bestiole.
2Invece di tale castigo, tu beneficasti il tuo popolo; per appagarne il forte appetito gli preparasti un cibo di gusto squisito, le quaglie.
3Gli egiziani infatti, sebbene bramosi di cibo, disgustati dagli animali inviati contro di loro perdettero anche il naturale appetito; questi invece, dopo una breve privazione, gustarono un cibo squisito.
4Era necessario che a quegli avversari venisse addosso una carestia inevitabile e che a questi si mostrasse soltanto come erano tormentati i loro nemici.
5Quando infatti li assal� il terribile furore delle bestie e perirono per i morsi di tortuosi serpenti, la tua collera non dur� sino alla fine.
6Per correzione furono spaventati per breve tempo, avendo gia avuto un pegno di salvezza a ricordare loro i decreti della tua legge.
7Infatti chi si volgeva a guardarlo era salvato non da quel che vedeva, ma solo da te, salvatore di tutti.
8Anche con ci� convincesti i nostri nemici che tu sei colui che libera da ogni male.
9Gli egiziani infatti furono uccisi dai morsi di cavallette e di mosche, n� si trov� un rimedio per la loro vita, meritando di essere puniti con tali mezzi.
10Invece contro i tuoi figli neppure i denti di serpenti velenosi prevalsero, perch� intervenne la tua misericordia a guarirli.
11Perch� ricordassero le tue parole, feriti dai morsi, erano subito guariti, per timore che, caduti in un profondo oblio, fossero esclusi dai tuoi benefici.
12Non li guar� n� un'erba n� un emolliente, ma la tua parola, o Signore, la quale tutto risana.
13Tu infatti hai potere sulla vita e sulla morte; conduci gi� alle porte degli inferi e fai risalire.
14L'uomo pu� uccidere nella sua malvagit�, ma non far tornare uno spirito gia esalato, n� liberare un'anima gia accolta negli inferi.
15E' impossibile sfuggire alla tua mano:
16gli empi, che rifiutavano di conoscerti, furono colpiti con la forza del tuo braccio, perseguitati da strane pioggie e da grandine, da acquazzoni travolgenti, e divorati dal fuoco.
17E, cosa pi� strana, l'acqua che tutto spegne ravvivava sempre pi� il fuoco: l'universo si fa alleato dei giusti.
18Talvolta la fiamma si attenuava per non bruciare gli animali inviati contro gli empi e per far loro comprendere a tal vista che erano incalzati dal giudizio di Dio.
19Altre volte anche in mezzo all'acqua la fiamma bruciava oltre la potenza del fuoco per distruggere i germogli di una terra iniqua.
20Invece sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli, dal cielo offristi loro un pane gia pronto senza fatica, capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gusto.
21Questo tuo alimento manifestava la tua dolcezza verso i tuoi figli; esso si adattava al gusto di chi l'inghiottiva e si trasformava in ci� che ognuno desiderava.
22Neve e ghiaccio resistevano al fuoco senza sciogliersi, perch� riconoscessero che i frutti dei nemici il fuoco distruggeva ardendo tra la grandine e folgoreggiando tra le piogge.
23Al contrario, perch� si nutrissero i giusti, dimenticava perfino la propria virt�.
24La creazione infatti a te suo creatore obbedendo, si irrigidisce per punire gli ingiusti, ma s'addolcisce a favore di quanti confidano in te.
25Per questo anche allora, adattandosi a tutto, serviva alla tua liberalit� che tutti alimenta, secondo il desiderio di chi era nel bisogno,
26perch� i tuoi figli, che ami, o Signore, capissero che non le diverse specie di frutti nutrono l'uomo, ma la tua parola conserva coloro che credono in te.
27Ci� che infatti non era stato distrutto dal fuoco si scioglieva appena scaldato da un breve raggio di sole,
28perch� fosse noto che si deve prevenire il sole per renderti grazie e pregarti allo spuntar della luce,
29poich� la speranza dell'ingrato si scioglier� come brina invernale e si disperder� come un'acqua inutilizzabile.
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