Nel giorno della beatificazione di mons. Romero in tanti si sono raccolti nella preghiera di ringraziamento promossa dalla Comunità di Sant'Egidio e dai Padri Vallombrosani nel Santuario di Montenero a Livorno, dove è stata posta una targa in ricordo delle visite compiute dal martire salvadoregno al santuario.
“Pensiamo a Romero come una persona straordinaria – ha detto don Alessandro Paradisi, parroco vallombrosano della chiesa del santuario - ma è stato una persona normale, come me e come noi. Oscar Arnulfo Romero è stato qui, un martire ha pregato qui la Madre di Dio, come tutti noi. Questo santuario è il luogo in cui molti salgono umilmente per dire un semplice “grazie” per l’aiuto ricevuto nei momenti di difficoltà e noi siamo qui oggi per dire il nostro “grazie” al Signore per mons. Romero. Grazie perchè in un momento di difficoltà come quello che il mondo sta attraversando, Romero martire per il Vangelo, amico dei poveri e testimone di pace, ci incoraggia a non rassegnarci alla violenza e all'ingiustizia, a non restare indifferenti, a iniziare o a continuare un percorso di vita che sia di santità, di amore e servizio, e a cercare sempre la pace”.
Il vescovo Simone Giusti ha voluto indicare nel suo messaggio il significato particolare di questa memoria livornese del vescovo salvadoregno: “Montenero è gemellata con tutto il mondo nella memoria di questo grande uomo! E' bello sapere di averlo avuto anche qui a Livorno, perchè questo ci rende partecipi della sua beatificazione, ma soprattutto ci rende più responsabili del suo messaggio di amore. La presenza di mons. Romero nella storia della nostra diocesi ci impegna ad essere suoi testimoni, a diffondere le sue parole, ci spinge ad essere più uniti e a cercare la pace. Questa targa qui a Montenero servirà a ricordarlo e a ricordare a noi stessi quanto possiamo essere importanti per il cambiamento del mondo se affidiamo la nostra vita a Cristo”.
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