change language
sei in: home - news newslettercontattilink

Sostieni la Comunità

  
10 Agosto 2015 | CATANIA, ITALIA

Respingere è un atto di guerra, #3GiorniSenzaFrontiere un atto di Pace

 
versione stampabile

A Catania presso la sala conferenze del Palazzo della Cultura, si è svolta l'8 Agosto la cerimonia iniziale di #3GiornisenzaFrontiere, una tre giorni di giochi, dialogo, integrazione e divertimento che avrà luogo dal 9 all’11 Agosto, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con la Prefettura- Ufficio territoriale del Governo di Catania, il Comune di Catania e la Capitaneria di Porto- Guardia Costiera.La cerimonia iniziale, introdotta da Sebastian Intelisano della Comunità di Sant'Egidio, ha visto presenti Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio, il Vicesindaco della Città di Catania, Marco Consoli, Il presidente della Consulta Comunale Giovanile Pierangelo Spadaro e Luis Laudonia, direttore artistico del Lido Azzurro che ospiterà parte della tre giorni. La sala vedeva numerosi giovani, tra cui molti provenienti da diverse parti di Italia, in particolare da Trieste e Padova che hanno scelto di venire a Catania proprio per partecipare alla tre giorni. C’erano numerosi migranti, nuovi europei, impegnati nelle attività di solidarietà ai più poveri con la Comunità di Sant’Egidio.
La città di Catania - dice Marco Consoli, vicesindaco della Città di Catania- è votata all’accoglienza, l’accoglienza è nel suo DNA e questo lo si è capito meglio da quando, dal primo sbarco del 10 Agosto 2013, le storie dei migranti hanno messo in moto un flusso di solidarietà che rende pietre inaccettabili le parole di chi vuole respingere. Accogliere significa salvare vite umane e  questa tre giorni rende evidente che se l’accoglienza viene coltivata da valori come il ricordo commosso e amicizia, diviene integrazione che regala momenti belli per tutti.
Accogliere è una cosa semplice- dice Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio, e #3giornisenzafrontiere vuole essere una tre giorni dove si vivano tre principi: quello del gioco, che si respira tra familiari e persone che si vogliono bene, come sono i giovani italiani divenuti amici dei giovani nuovi europei, il principio della memoria, di una città che non dimentica le vittime del mare che sono considerate come parenti prossimi che abbiamo dolorosamente perso e, infine, quello della preghiera, come la preghiera "Morire di Speranza, che avrà luogo l’11 Agosto alle ore 18:00  presso la Chiesa di Santa Chiara, per ricordare tutte le vittime del mare e vivere come un grande scandalo la morte a cui non si può concedere la parola “fine”. Se respingere, come dice Papa Francesco, è un atto di guerra, accogliere è un atto di pace e la #3giornisenzafrontiere è un atto di pace, è una dichiarazione di pace ad un mondo impazzito e sedotto da una logica della guerra e della violenza diffusa, compresa quella verbale che offende la dignità dell’uomo. #3giornisenzafrontiere vuole essere un atto di pace che si tramuti in proposta: la proposta dei giovani che hanno assunto come propria l’identità dell’accoglienza e che si raduneranno nei prossimi giorni. E’ una proposta che nasce dalla Sicilia, terra che incontra più di altre chi migra. E’ una proposta netta di una città che ha un’anima e che ha scelto di non sovrapporre le logiche piccole alla larga domanda di pace di chi fugge dalla propria terra ma di volgere uno sguardo umano verso il Mediterraneo, culla della nostra identità.
Saranno tre giorni in cui risuonerà nel cuore di ciascuno quella spinta umana ad accogliere chi ha visto la fame, il terrore e la guerra: l’accoglienza, trasforma quella vista da cui si è fuggiti nella visione di un’Europa come casa comune di chi cerca la pace, e sarà così che chi andrà via dalla guerra non sarà considerato un estraneo, ma sarà soltanto qualcuno che ha finalmente trovato casa. 

GUARDA LA GALLERIA DI FOTO >


 LEGGI ANCHE
• NEWS
5 Febbraio 2018

Mediatori interculturali, fattore di integrazione in una società plurale: oggi consegna dei diplomi

IT | ID
14 Novembre 2017
ROMA, ITALIA

L'integrazione inizia con la lingua e la cultura: ecco i nuovi diplomati della scuola di italiano di Sant'Egidio a Roma

21 Ottobre 2017

Memoria del beato padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993

IT | ES
18 Settembre 2017
BOSTON, STATI UNITI

L'inglese con gli amici: a Boston Sant'Egidio apre una scuola di lingua per promuovere l'integrazione

IT | ES | DE
14 Novembre 2011

A Roma, cerimonia per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico della Scuola di lingua e cultura italiana e la consegna dei diplomi

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL
18 Agosto 2011

Aperti per ferie: a Roma alla mensa di via Dandolo e nel quartiere Esquilino si fa festa con chi vive per stradae con gli anziani

tutte le news
• STAMPA
13 Marzo 2018
RP ONLINE

Flucht, Abi, Studium

5 Febbraio 2018
SIR

Immigrazione: Comunità Sant’Egidio, oggi anche la ministra Fedeli alla consegna dei diplomi per mediatori interculturali

18 Gennaio 2018
Internazionale

La Sicilia si salva con gli immigrati

15 Gennaio 2018
Corriere della Sera

Andrea Riccardi. Francesco traccia la differenza tra immigrazione e invasione

10 Dicembre 2017
La Sicilia

Il 25 dicembre pranzo e brindisi con bambini, migranti e anziani

4 Novembre 2017
Corriere del Mezzogiorno

Migranti, i nuovi cittadini

tutta la rassegna stampa
• EVENTI
19 Novembre 2017 | NAPOLI, ITALIA

Consegna dei diplomi della Scuola di Italiano di Sant'Egidio a Napoli

tutti gli Incontri di Preghiera per la Pace
• DOCUMENTI

Corso di Alta Formazione professionale per Mediatori europei per l’intercultura e la coesione sociale

Dati sulla Scuola di Lingua e Cultura Italiana - Comunità di Sant'Egidio

Articolo su Credere nr. 18 - Trattoria degli amici

Comunità di Sant'Egidio

La mensa per i poveri di Via Dandolo

Saluto del Presidente Mario Monti

Testimonianza di Carlo MikicUdienza del papa ai rom d'Europa, 11 giugno 2011

tutti i documenti
• LIBRI

Dopo la paura, la speranza





San Paolo
tutti i libri

FOTO

1402 visite

1353 visite

1456 visite

1354 visite

1383 visite
tutta i media correlati