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La lingua come base dell'integrazione e del diritto alla cittadinanza A Roma, all'Auditorium Antonianum, domenica 13 novembre: Cerimonia per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico della Scuola di lingua e cultura italiana e la consegna dei diplomi.
Tra questi, 291 certificazioni CELI (Certificazione della Lingua Italiana) sulla base della Convenzione della Scuola con l'Università per Stranieri di Perugia. Nel corso della cerimonia, dopo il saluto del decano della Scuola, Claudio Cottatellucci, alcuni studenti della scuola hanno portato la loro testimonianza di come, a partire dall'incontro con la Scuola, siano stati coinvolti nel movimento Genti di Pace, e quindi in un impegno concreto per il dialogo, l'incontro con gli altri e la cultura della convivenza.
Così Anoir, del Marocco, ma anche Zhenny, delle Filippine, Constantin Serpeanu della Romania, e Patricia Vilca del Perù, hanno espresso, a nome di tutti, le aspettative, i problemi, le gioie e le difficoltà degli immigrati, la gratitudine di aver trovato una scuola di qualità dove “gli insegnanti lavorano gratis e sono anche degli amici che si preoccupano della nostra vita!”. Ma anche le loro esperienze nell'incontro con la povertà, ma anche i loro sogni, e il cambiamento del loro cuore a partire dall'incontro con i poveri che vivono per strada. Parole che hanno espresso molto bene quanto la Scuola di lingua e di cultura della Comunità di Sant'Egidio non sia solo la risposta - pur necessaria - ad un bisogno di istruzione e di integrazione, ma contribuisca a fare di questi giovani i veri italiani di domani, persone capaci di contribuire alla costruzione di un tessuto sociale umano, giusto e solidale, cittadini quindi che potranno dare un contributo sostanziale allo sviluppo della società italiana.
Il presidente ha consegnato poi i diplomi per i diversi livelli e corsi. ALCUNI DATI
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