Bambini nati in Italia da genitori stranieri, o nati all'estero ma che sono cresciuti e hanno studiato in Italia. Condividono la stessa lingua, cultura, gusti, sogni e speranze dei loro coetanei italiani, amano l'Italia perché è la loro casa. Questi ragazzi parlano l’italiano meglio della lingua del paese di origine, che in molti casi nemmeno conoscono. La loro inflessione dialettale è veneta in Veneto, siciliana in Sicilia; e l’Italia è l’unico Paese nel quale possano davvero identificarsi, a condizione che non ne siano tenuti ai margini. Sono i tanti bambini e bambine d'Italia, italiani di fatto, ma finora stranieri secondo la legge.
Da anni la Comunità di Sant'Egidio è impegnata per sensiblizzare le istituzioni sul diritto di questi bambini a essere riconosciuti come cittadini italiani. Negli anni si sono succedute iniziative popolari, convegni, manifestazioni e campagne per la riforma della legge sulla cittadinanza.
In occasione dell'approvazione alla Camera dei Deputati della legge che permetterà di acquisire la cittadinanza italiana a chi è nato da genitori da lungo residenti (ius soli temperato) oppure a chi ha compiuto gli studi di base in Italia (ius culturae), ripercorriamo alcune tappe dell'impegno di Sant'Egidio a sostegno di questa causa.
La campagna
MADE IN ITALY
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La campagna per la cittadinanza promossa da Sant'Egidio, nella quale è chiesto che nella nuova normativa sia previsto che il bambino nato in Italia da cittadini stranieri regolari possa...
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APPROFONDIMENTO
PERCHE' RIFORMARE LA LEGGE SULLA CITTADINANZA
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La legge attualmente ancora in vigore è fatta per un paese di emigrazione e non di immigrazione.
Afferma con forza il principio dello ius sanguinis, l'acquisto della cittadinanza automatico quando il padre o la madre siano cittadini (art.1 lett.a), limita l'acquisto in base al principio della nascita sul territorio, lo ius soli, solo al bambino figlio di ignoti o apolidi o nel caso in cui i genitori non trasmettano, secondo la legge del paese di provenienza, la propria cittadinanza al figlio (art.1 lett.b).
Si tratta di casi solo teorici e comunque residuali. Di conseguenza il bambino che nasce in Italia da cittadini stranieri non ha... (continua a leggere) |
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