Il 10 novembre le strade di Barcellona si sono illuminate con una scia di candele per la marcia "Non c'è futuro senza memoria" organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio insieme con la Comunità Ebraica di Barcellona per ricordare la Notte dei Cristalli (9-10 novembre 1938).
Una marcia silenziosa ha attraversato l’antico quartiere ebraico. A Barcellona il 5 agosto di 1391, il ghetto fu distrutto. Ci furono duri attacchi contro gli ebrei, molti di loro morirono, altri fuggirono.
Alla fine della marcia il rabbino della Comunità Ebraica ha sottolineato la importanza della memoria perché “non siamo immunizzati contro la barbarie dell'Olocausto”. Il presidente della Comunità Ebraica, Uriel Benguigui, ha aggiunto che “l'amicizia tra la Comunità Ebraica e Sant’Egidio ha reso possibile la collaborazione su molti progetti per coltivare la convivenza nella città e nel mondo”.
Tanti i Giovani per la Pace presenti, insieme ai giovani ebrei. Nel loro intervento hanno testimoniato che “la memoria e la solidarietà sono fermenti di convivenza e permettono ricostruire quei cristalli rotti dal pregiudizio e dal razzismo che ancora troviamo nella città”. Come segno di solidarietà comune questi giorni si è allestito un locale del centro storico di Barcellona che Sant’Egidio utilizzerà per il pranzo di Natale con i poveri e per accogliere gli “amici della strada”.
Rilevante la testimonianza di Dory Sontheimer: nel 2002, quando mori la madre, scoprì 7 casse piene di documenti che indicavano che i suoi genitori e la sua famiglia erano ebrei. Ricostruendo la storia della sua famiglia dispersa per tutto il mondo, ha saputo che bona parte dei suoi parenti mori ad Auswitch.
La memoria di quei terribili fatti si è ripetuta anche l'11 novembre a Manresa, con la presenza d numerosi giovani.
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