La Comunità di Sant'Egidio ricorda Zygmunt Bauman come un grande intellettuale che con profondità ha saputo interpretare i grandi cambiamenti della società contemporanea, ma anche come un fine umanista impegnato sulla frontiera del vivere insieme. Viva è la memoria della sua partecipazionie agli ultimi incontri internazionali, promossi da Sant'Egidio nello "spirito di Assisi", in cui espresse con convinzione la visione di un dialogo necessario tra laici e credenti per la costruzione della pace e di una società più inclusiva. Come fece anche nel settembre scorso, quando, nell'ambito del trentesimo anniversario dell'incontro voluto nel 1986 da Giovanni Paolo II, ebbe anche un colloquio privato, proprio ad Assisi, con Papa Francesco. Con Bauman se ne va un visionario dei nostri tempi, capace di guardare al futuro dell'Europa e del mondo.