«Siamo stati insieme a persone che sono fisicamente ancora segnate, che hanno perennemente un’espressione triste sul volto. Grazie a loro però abbiamo capito che regalare un sorriso è sempre possibile» racconta Giulia, dei Giovani per la Pace, dopo la visita ad Amatrice e Borbona compiuta ieri. Tanti liceali romani hanno iniziato l’anno esprimendo vicinanza ai terremotati, portando loro la gioia dell’incontro e delle feste, anche se passate lontane dal proprio paese e dalla proprie case. È un’amicizia che è continuata nel tempo e che per la seconda volta porta a queste popolazioni uno dei primo gesti di solidarietà dell’anno.
Alcuni giovani della Comunità di Sant’Egidio hanno servito un ottimo pranzo offerto da alcuni ristoranti del luogo, in una tenda, ad Amatrice, che è diventata luogo di ritrovo per gli anziani del paese.
Altri invece sono andati a trovare gli anziani in una casa di riposo a Borbona, dove si trovano quelli che non sono potuti rientrare nelle "casette".
Si sono poi raccolti in preghiera per coloro che hanno perso la vita e per tutti coloro colpiti dal sisma.
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