Si è conclusa domenica 15 luglio l’ultima settimana di vacanza dei bambini delle Scuole della Pace di Roma che ha coinvolto più di 200 bambini. A partire dal 20 giugno, divisi in quattro turni, i bambini delle Scuole della Pace presenti in diversi quartieri romani si sono riuniti a Rocca di Papa per passare insieme una settimana ricca di giochi, escursioni, feste e soprattutto di amicizia e solidarietà.
Tanti i bambini coinvolti, di tutte le età e di diversa provenienza: italiani, figli di immigrati e rom, per vivere insieme una settimana di vacanza in cui sperimentare che essere amici di tutti è bello ed è sempre possibile e che questo è il primo modo per costruire la pace.
Proprio l’amicizia ha caratterizzato questi giorni, in particolare l’amicizia con gli anziani.
Durante la settimana i bambini hanno fatto visita agli anziani della Comunità di Sant’Egidio anche loro riuniti in quel periodo per trascorrere insieme qualche giorno di vacanza, e hanno organizzato delle vere e proprie feste con esibizioni, balli e canti. Molti bambini hanno preparato per l’occasione disegni e lettere per dire che vogliono essere amici degli anziani, amici veri, “perché non è giusto che stiano sempre soli”, così come recita il manifesto del Paese dell’Arcobaleno. Alcuni bambini hanno intervistato gli anziani per imparare a conoscere la loro storia, la vita ai loro tempi, la guerra e come sono riusciti a costruire la pace. altri hanno realizzato dei musical e delle installazioni artistiche per rappresentare la gioia che viene dal vivere insieme.
Durante le vacanze i bambini non solo hanno fatto visita agli anziani ma hanno ricevuto una visita importante che è stata per loro motivo di gioia e di festa. quella delle attiviste del movimento “Eu dream” del programma “Dream” per la lotta e la cura dell’Aids e la malnutrizione in Africa della Comunità di Sant’Egidio. Per accogliere nel migliore dei modi le loro ospiti i bambini hanno preparato dei dolci e hanno imparato dei canti africani. Durante la festa le attiviste hanno ringraziato i bambini perché grazie al ricavato del “Rigiocattolo”, la vendita di giocattoli usati che ogni anno organizzano nelle loro scuole, hanno potuto far nascere e crescere sani tanti bambini come loro in Africa.
Come ricordo i bambini hanno consegnato alle attiviste dei quadri realizzati durante la settimana da esporre nei centri nutrizionali delle loro città.
L’amicizia fra coetanei e il legame fra le generazioni vissuto durante queste vacanze, hanno rappresentato quello che insieme vogliamo costruire: la società del convivere, oggi sempre più necessaria. |