Lo scorso 26 luglio a San Salvador è stata celebrata con una liturgia solenne la memoria di tutti coloro, soprattutto bambini e ragazzi, che sono morti o dispersi nel tentativo di raggiungere gli Stati Uniti, in cerca di un futuro migliore. "Morire di speranza", è questo il nome di questa liturgia organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio di El Salvador. Presenti molti familiari e amici dei giovani che hanno intrapreso questi viaggi della speranza terminati tragicamente. Durante la liturgia, iniziata con lalettura delle parole pronunciate da papa Francesco un anno fa a Lampedusa, sono statiricordati i nomi di tutti coloro che hanno perso la vita o che sono attualmente ancora dispersi.
Nel corso della liturgia hanno preso la parola alcuni familiari delle vittime: le loro storie rivelano il dolore di tante famiglie che si cela dietro a ogni migrante che "muore di speranza".
Sono stati ricordati in particolare tanti giovani, tra loro anche bambini, con il sogno di una vita normale, di poter studiare e un domani lavorare, che lasciano il paese con in tasca solo un indirizzo e un numero di telefono. Una situazione resa ancora più drammatica da alcune previsioni pubblicate nel paese riguardanti il fenomeno migratorio, che prevedono salire a circa 130mila il numero dei minori non accompagnati che nel 2015 tenteranno di varcare la frontiera meridionale degli Stati Uniti.
VIDEO (in spagnolo): Noticia en el Canal12sv
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