«Oggi siamo di fronte a sfide epocali, a fenomeni su cui la politica ha perso il controllo: è arrivato il momento in cui le religioni abbiano il coraggio di spingere le scelte pubbliche verso direzioni nuove». Jeffrey Sachs, l’economista statunitense tra i massimi esperti mondiali in sviluppo economico e lotta alla povertà, ha partecipato ad una tavola rotonda su “Sviluppo sostenibile e lotta alla povertà nel XXI secolo” all’interno dell`incontro interreligioso “La pace è il futuro”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio ad Anversa ed ha messo a confronto le sue teorie con i punti di vista di imprenditori, filosofi, scienziati e uomini di religione. Sachs ha parlato di una situazione ambientale e sociale «catastrofica» delle cui proporzioni pochi sembrano rendersi conto: «non la politica – ha spiegato – che ha contribuito a creare il problema con scelte sbagliate e ne ha perso il controllo, ma nemmeno chi opera nel mondo dell’industria e dell’economia, perché il mercato è nato per risolvere i problemi di chi ha i soldi e, se non viene guidato, non potrà mai produrre una tendenza verso l’uguaglianza». Con Sachs si è confrontato anche Christophe De Margerie, presidente e direttore generale di Total, che ha rivendicato per la compagnia petrolifera francese un ruolo importante per sostenere concretamente un cambiamento di mentalità. «È vero che esistono esempi positivi – ha continuato l’economista – ma è innegabile che spesso mi sono dovuto scontrare con posizioni dure, di compagnie che hanno negato il problema del riscaldamento globale e hanno rifiutato ogni impegno per lo sviluppo sostenibile. Resta il fatto che, mentre la popolazione mondiale cresce, noi stiamo perdendo tempo: oggi la nostra capacità tecnologica è tale che i maggiori problemi dell’umanità potrebbero essere risolti facilmente, ma nessuno si prende la responsabilità di invertire il processo. Questo non avverrà grazie all’economia o alla geopolitica, ma solo un nuovo sistema di valori ci può aiutare: per le religioni e per gli uomini di cultura questa è la chiamata più vitale che si sia mai sentita».
Economista americano, professore ed editorialista, Jeffrey Sachs ha collaborato per oltre vent’anni con l’Università di Harvard ed è ora direttore dell’Earth Institute presso la Columbia University. È stato consulente per la strategia economica di 125 paesi; ha ricevuto più di venti lauree honoris causa e numerosi premi e riconoscimenti in tutto il mondo. Tra i suoi numerosi incarichi a livello internazionale è stato Consigliere speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
PER APPROFONDIRE:
PANEL 2: XXI secolo: sviluppo sostenibile e lotta alla povertà
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