Migliaia di persone, molti romani e tanti nuovi europei di fedi e culture diverse, giovani e anziani, hanno marciato insieme da piazza Santa Maria in Trastevere a Largo 16 ottobre 1943, nell'antico ghetto ebraico di Roma. Tra loro tanti cartelli con i nomi dei lager, i luoghi della follia della Seconda Guerra Mondiale, e un messaggio: "Non c'è futuro senza memoria". In testa al corteo i bambini con uno striscione che spiega quale sia il futuro che nasce dalla memoria: "Peace is the Future, la pace è il futuro".
L'evento, organizzato ogni anno dalla Comunità di Sant'Egidio e la Comunità Ebraica di Roma, ricorda la razzia del 16 ottobre 1943, quando più di 1000 ebrei furono strappati via dalle loro case e deportati ad Auschwitz. Pochissimi i sopravvissuti, tra questi Enzo Camerino, che allora aveva 12 anni, che al termine della marcia ha lanciato un appello alle nuove generazioni: "Cari giovani, dovete costruire un mondo senza razzismo e senza odio".
Insieme a lui sono intervenuti Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma e Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità Ebraica di Roma.
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