«In questo momento mi preoccupo più dei bambini in carne e ossa, che soffrono nei paesi che sono in guerra, o nelle nostre città per gli sfratti e la crisi, che non per i bambini di cartapesta». Don Albino Bizzotto, dei Beati Costruttori di Pace, coglie le parole del Vescovo Cipolla come un invito a guardare alla realtà dei problemi reali.
«Dobbiamo chiederci dove vogliamo andare - continua don Albino - Vogliamo il bene, stando assieme pacificamente, o vogliamo affermare solo la nostra identità? Quest'ultima scelta può portare anche allo scontro. Non voglio accusare nessuno, nè fare polemica, la domanda che mi pongo è sincera: che cosa ci interessa veramente?».
Per don Bizzotto quindi la convivenza nel nome della pace diventa più importante di altre considerazioni, anche perché non sono certo i simboli del Natale a creare difficoltà: «Proprio ora sono qui con una famiglia appena sfrattata, che non sa dove andare - spiega il prete - Dobbiamo affrontare dei problemi reali, concreti, che in un momento di difficoltà come questo sono ampliati. Non ci mettiamo certo a discutere di Gesù Bambino, ma di aspetti concreti».
Anche nella Comunità di SantEgidio si vive nell'attività di ogni giorno a fianco di altre culture, con obiettivi comuni importanti: «Le parole del Vescovo mi hanno sorpresa positivamente - sottolinea Alessandra Coin, presidente della Comunità di Sant'Egidio di Padova - Penso che oggi tutti, al di là della religione e della cultura, dobbiamo avere tutti assieme un grande obiettivo, la pace. Pace significa dialogo, ascolto, non alzare muri, ma costruire ponti. Questo potrebbe voler dire anche rivedere alcune modalità e alcune tradizioni, purchè sul solco del dialogo e dell'incontro».
I simboli del Natale in questo contesto non sono certo quindi motivo di scontro, anzi: «Io conosco molte famiglie musulmane - conclude Alessandra Coin - Magari frequentano la Scuola della Pace della Comunità di Sant'Egidio e non mi sembra che ci siano problemi con le tradizioni natalizie, con le recite di Natale, anzi è un'occasione di far festa tutti assieme».
m.zi.
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