change language
sie befinden sich in: home - pressearchiv newsletterkontaktlink

Unterstützung der Gemeinschaft

  
28 Juni 2016

Il cardinale Vegliò a Genova per ricordare le vittime delle migrazioni

No al pregiudizio

 
druckversion

Seduto in prima fila c'è anche Aboudi, che ha dieci anni ed è appena arrivato in Italia dalla Siria: assiste a tutta la preghiera dalla sua sedia a rotelle, concentratissimo, accanto a sua mamma Rima che non gli toglie gli occhi di dosso.
Rima piange spesso, soprattutto quando ascolta i nomi dei bambini morti nei viaggi della speranza «perché penso a quello che poteva rischiare il mio bambino». La famiglia di Aboudi è una delle tante che la Comunità di Sant'Egidio, insieme alle Chiese metodiste e valdesi, ha fatto giungere in Italia dai campi profughi in Libano con i "corridoi umanitari", per evitare che rischiassero la vita nelle traversate verso l'Europa e per mostrare all'Occidente che esiste una via praticabile che unisca sicurezza, umanità, convenienza per tutti.
Sono persone musulmane - ancora nel pieno del digiuno del mese di Ramadan - ma siedono sulle panche dell'antica basilica barocca dell'Annunziata del Vastato, a Genova, per unirsi alla veglia di preghiera «Morire di speranza» in ricordo di tutte le vittime delle migrazioni verso l'Europa.
Gli organizzatori - Comunità di Sant'Egidio, Centro Astalli, Caritas italiana, Fondazione migrantes, Federazione Chiese evangeliche in Italia, Comunità Papa Giovanni XXIII e Acli hanno raccolto giovedì scorso, 23 giugno, 1500 tra richiedenti asilo, immigrati, membri di associazioni, donne e uomini turbati dallo stillicidio di morti nel Mediterraneo. A presiedere la preghiera è stato il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti: «il Signore ascolta la storia di ognuno di noi - ha detto nell'omelia - di ogni migrante e di ogni rifugiato e ci insegna a riconoscerci come parte della famiglia umana, come fratelli e sorelle lungo il sentiero della vita che talvolta affatica e addolora l'anima e il corpo». Alle tante donne e uomini che hanno portato nomi di parenti e amici morti nei viaggi della speranza, il porporato ha rivolto una parola di affetto, ma ha voluto anche esortare gli europei: «cari amici migranti e cari rifugiati, stasera qui riuniti, preghiamo per le vite innocenti, spezzate, lungo le rotte della speranza, via mare e via terra, mentre soffiano i venti contrari del pregiudizio e della diffidenza contro chi tende la mano disperato verso i Paesi ricchi e in pace. Siamo testimoni di immagini televisive e di politiche che seminano ingiustizia, rassegnazione e paure. Non lasciamoci travolgere dalla tempesta dell'indifferenza che intorpidisce i cuori e mina i valori storici e cristiani dell'Europa, ma, alleviando il dolore di questi fratelli e queste nostre sorelle migranti, poniamo le basi per la pace in Europa per le generazioni future». Il cuore del problema è la paura del forestiero: «e noi - ha proseguito monsignor Vegliò - non possiamo lasciarcene travolgere: la storia ci giudicherà e il Signore attende di essere riconosciuto nei migranti e nei rifugiati. Non possiamo tollerare un'Europa che chiude le proprie frontiere e le porte del proprio cuore. Il Mediterraneo deve tornare a essere un luogo di incontro e non un luogo di morte, il nostro continente deve ricordare la sua storia di democrazia e rispetto per i diritti e istituire corridoi umanitari per salvare sempre più persone».
Nella basilica gremita, si sono ricordati poi i nomi e le storie di decine di morti nel deserto, nel Mediterraneo, lungo la "rotta balcanica": un rosario di nomi commovente, pieno di bambini e giovani. Dalla fine del 2014 a questa prima metà del 2016, si stima che in più di diecimila siano morti nei "viaggi della speranza", e la gran parte è annegata nel tratto di Mediterraneo che è davanti all'Italia. Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant'Egidio di Genova, lo afferma con decisione: «Ricordare, cercare soluzioni a questa tragedia è un atto di pietà, ma non solo: vuol dire fermarsi per non farsi prendere dall'indifferenza e dalla rassegnazione. Perché ogni volta che nel nostro mare muore un uomo, muore un po' della nostra umanità»


 LESEN SIE AUCH
• NACHRICHT
20 Oktober 2017
POLEN

Über 30 Städte Polens im Gebet für die Flüchtlinge vereint

IT | ES | DE | RU | PL
21 Juni 2017
ROM, ITALIEN

STERBEN AUF DEM WEG DER HOFFNUNG – Gedenkgebete für die auf den Reisen nach Europa Verstorbenen

IT | ES | DE | FR | CA | HU
27 August 2015

Migranten: Wir dürfen uns nicht an das Massensterben von Unschuldigen gewöhnen

IT | EN | ES | DE | FR | PT
19 Juni 2015

Sant'Egidio betet für die Migranten und fordert ein Ende einer beleidigenden und ausgrenzenden Sprechweise. Das Drama der Toten und das Recht auf Hoffnung

IT | ES | DE | CA
4 November 2014
GENUA, ITALIEN

Das Gedenken an die Deportation der Juden Genuas und die Verantwortung für die heutigen Flüchtlinge

IT | DE
14 Oktober 2014
GENUA, ITALIEN

Ein Netzwerk der Solidarität für alte Menschen, Obdachlose und Roma in der überschwemmten Stadt

IT | ES | DE | PT
alle neuigkeiten
• DRÜCKEN SIE
23 Februar 2018
Gazzetta di Parma

Maltempo: Comune Genova,anche tso per evitare morti per gelo

22 Februar 2018
Il Secolo XIX

Bagnasco ringrazia Sant’Egidio: «Il ’68 è passato, voi ci siete»

7 Februar 2018
Il Secolo XIX

Nessuno è troppo piccolo per aiutare

6 Februar 2018
La Repubblica - Ed. Genova

'Le istituzioni in queste zone sono state assenti Chi ci vive si sente estraneo alla città '

2 Januar 2018
Il Secolo XIX

«Pace e accoglienza», Sant'Egidio in marcia con poveri e migranti

1 Januar 2018
Il Secolo XIX

Marcia della Pace della Comunità di Sant'Egidio a Genova

den gesamten pressespiegel
• VERANSTALTUNGEN
7 Dezember 2017 | GENUA, ITALIEN

Presentazione del libro ''Alla Scuola della Pace'' a Genova

5 November 2017 | GENUA, ITALIEN

Marcia in memoria della deportazione degli ebrei di Genova

19 Oktober 2017 | GENUA, ITALIEN

Un prete nel mirino dei narcos. Incontro con Alejandro Solalinde, difensore dei diritti dei migranti in Messico

ALLE GEBETSTREFFEN FÜR DEN FRIEDEN
• KEINE TODESSTRAFE
10 Oktober 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

7 Oktober 2015
VEREINIGTE STAATEN

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

5 Oktober 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

24 September 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

12 Marsch 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

12 Marsch 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

9 Marsch 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

9 Marsch 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

9 Marsch 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

28 Februar 2015
VEREINIGTE STAATEN

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

15 Februar 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

11 Dezember 2014
MADAGASKAR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

gehen keine todesstrafe
• UNTERLAGEN

L'omelia di Mons. Marco Gnavi alla preghiera Morire di Speranza, in memoria dei profughi morti nei viaggi verso l'Europa

Comunità di Sant'Egidio

Cinque proposte sull’immigrazione

La Comunità di Sant'Egidio e i poveri in Liguria - report 2015

La Guida Dove mangiare, dormire, lavarsi - Genova 2016: alcuni dati

Guida DOVE Mangiare, dormire, lavarsi - Genova 2016

Omelia di S.E. Card. Antonio Maria Vegliò alla preghiera "Morire di Speranza". Lampedusa 3 ottobre 2014

alle dokumente

FOTO

132 besuche

123 besuche

114 besuche

94 besuche

108 besuche
alle verwandten medien