| 19 Août 2011 |
In una delle stazioni la croce sarà portata da dieci ragazzi (italiani, belgi e spagnoli) che durante l’anno servono i poveri nella Comunità di Sant’Egidio |
GMG, Via Crucis: i giovani di Sant’Egidio porteranno la croce |
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La Gmg della solidarietà. Questa sera in una delle stazioni della Via Crucis la croce sarà portata da dieci giovani della Comunità di Sant'Egidio."Sono giovani italiani, belgi e spagnoli, che durante tutto l'anno portano le croci dei poveri nel loro servizio con la Comunità di Sant'Egidio", osservano gli organizzatori di uno dei momenti più attesi e intensi della kermesse di Madrid.
Tra i "portatori della Croce" c'é Antonio, pugliese che studia a Roma, e che tutti i venerdì sera distribuisce la cena alla persone che vivono per la strada nella zona di Porta Pia, o Irene, al terzo anno di liceo, che a Novara con la Comunità si occupa del catechismo per un gruppo di bambini rom, o Lena che ad Anversa tutti i sabato pomeriggio fa la Scuola della Pace, un doposcuola per bambini di diverse nazionalità per favorire l'integrazione. Giovani liceali e universitari che con la loro vita testimoniano la gioia dell'essere cristiani e del lavorare per un mondo più giusto e più umano per tutti. Sono più di mille i giovani che in questi giorni hanno voluto incontrare la Comunità di Sant'Egidio nei vari momenti che ha organizzato all'interno delle attività culturali della Giornata mondiale della gioventù di Madrid. Tanti i temi e le proposte: dall'amicizia con i poveri al tema della pace, alla memoria dei cristiani di diverse confessioni uccisi nel XX secolo a causa della fede.
"Molti giovani sono rimasti colpiti dal clima di simpatia e di affetto", racconta il portavoce dell'"Onu di Trastevere", Mario Marazziti. Dopo la conferenza sul tema: "Amici dei poveri, amici di Dio" sono emerse numerose domande: come essere veri amici dei poveri e non solo persone che li assistono? Come testimoniare il Vangelo della pace in paesi dove la violenza é diffusa e quotidiana, come hanno raccontato i pellegrini dell'America Latina? Come vivere il Vangelo e la gratuità nei paesi europei in cui domina il consumismo e la logica del vivere per sé? L'esempio di tanti cristiani uccisi a causa della fede, che sono stati ricordati nella conferenza del giovedì ma anche il Beato Giovanni Paolo II a cui é stata dedicata la preghiera della sera della comunità, hanno aiutato a rispondere a questi interrogativi. "Tanti giovani hanno poi voluto incontrare la Comunità di Sant'Egidio durante la distribuzione della cena alle persone che vivono per la strada alla stazione di Atocha. I pellegrini della GMG sono venuti a Madrid per incontrare Gesù, e nella cena itinerante hanno avuto la possibilità di incontrare Gesù nel povero", evidenzia Marazziti. Un giovane italiano ha detto: "Volevamo incontrare i poveri e Gesù, e venire alla Comunità di Sant'Egidio ci é sembrato il modo migliore per farlo".
Ogni sera la gioia, le speranze, e la gratitudine dei giovani si é espressa nella preghiera. I canti festosi e il raccoglimento dell'adorazione eucaristica, sostenuta dalla figura del Beato Giovanni Paolo II, hanno accompagnato la veglia a cui hanno partecipato finora circa 700 pellegrini. Significativamente, sottolinea Marazziti, la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011, ha come tema le parole di San Paolo: "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede". Un manifesto per l'azione della Comunità di Sant'Egidio.
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