La Comunità di Sant'Egidio ricorda con affetto il cardinale Capovilla, «una vita lunga e operosa a servizio del Vangelo e della pace». «Il cardinale Capovilla ha tenuto viva la memoria di Giovanni XXIII e della primavera della Chiesa che è stata il Concilio Vaticano II, rimanendo giovane nello spirito e conservandone l'apertura e la simpatia».
«Nel corso degli anni Capovilla - continua il ricordo della Comunità di Sant'Egidio - ha avuto numerosi incontri con la nostra Comunità trasmettendo con passione lo spirito del Concilio a tanti gruppi di giovani e seguendo con interesse e partecipazione le iniziative di dialogo, pace e servizio agli ultimi portate avanti da Sant'Egidio. Un'amicizia che ci ha onorato e che venne suggellata nel 2014, quando fu creato cardinale, dal titolo di Santa Maria in Trastevere». Anche la Diocesi di Milano ricorda che il cardinale Loris Francesco Capovilla «fino all'ultimo ha proseguito lucidamente la sua opera di custode e cultore della memoria roncalliana».
Larga l'eco della notizia della morte di Capovilla su tutti i siti dei principali giornali nazionali. Scrive Avvenire: «Nelle due stanze occupate alla clinica Palazzolo di Bergamo, "don Loris" ha fatto in tempo soprattutto a prepararsi all'incontro con la morte più volte immaginato, a ricevere il conforto dell'estrema unzione, a cercare nei ricordi il volto di umili e potenti che a quest'ora avrà ritrovato, a lasciarsi alle spalle per sempre periodi vissuti in una certa solitudine alternati ad altri costantemente sotto i riflettori, a perdonare e chiedere perdono».
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