Un viaggio che ha emozionato quello in Russia, organizzato dall'Opan, Opera Pellegrinaggi Arcidiocesi di Napoli, coordinato da Enzo Schiavo e sotto la guida spirituale del Cardinale Crescenzio Sepe. Il Gruppo era costituito da 55 persone di cui circa 30 sacerdoti, tra i quali S.E. mons. Armando Dini, Arcivescovo emerito di Campobasso, padre Igor, della Chiesa Greco-Ortodossa in Napoli, e il prof. Roccucci, della Comunità di Sant'Egidio. Significativa è stata, in Mosca, la visita al Museo delle Icone e alla Piazza Rossa che, con la maestosità della tomba di Lenin, la sfarzosità delle cupole d'oro della fortezza del Cremlino e della cattedrale di San Basilio, ci indicavano la smania di grandezza del popolo russo. Megalomania che abbiamo riscontrato anche nella città di San Pietroburgo, durante la visita al Museo dell'Hermitage. Non è mancata la divertente gita in battello sui canali del fiume Neva, dove si è potuto ammirare, oltre al magnifico panorama, la corazzata da cui partì il colpo di cannone che diede avvio alla rivoluzione del popolo russo.
Toccante, poi, è stata la visita alla cattedrale di San Pietroburgo, ove abbiamo fatto una lunga fila per baciare la miracolosa icona della Vergine di Kazan ed affidare a Lei le intenzioni nostre e dei nostri cari. L'ultimo giorno è stato dedicato alla visita al Cimitero Monumentale di San Pietroburgo, nel cui interno insiste la chiesa con la bellissima icona della Vergine della "Pronta Obbedienza" dal dolcissimo sguardo di Madre tenera e premurosa, e dove sono sepolti i martiri della rivoluzione russa ed i grandi artisti russi, da Dostoevskij a Cajkovskij. Nella Cattedrale di San Danilo, in Mosca, è avvenuto l'incontro tra il Metropolita Hilarion, "ministro degli esteri" della Chiesa Ortodossa Russa, ed il Cardinale Crescenzio Sepe. «Avete scelto, per la vostra visita, un periodo favorevole non solo dal punto di vista meteorologico ma anche dal punta di vista religioso in quanto la settimana dopo Pasqua rappresenta, per noi ortodossi, il Periodo Luminoso, un periodo di gioia comune in cui insieme possiamo cantare il Cristo Risorto», ha esordito il Metropolita di Mosca che ha avuto in Italia tre incontri con Papa Benedetto e due con Papa Francesco nell'ambito del Dialogo Interreligioso e Interculturale tra la Chiesa Cattolica e Ortodossa Russa che «devono avere quale obiettivo comune - ha continuato il Metropolita - la difesa di tutti i cristiani che si trovano in Medio Oriente ed in altri Paesi e subiscono uccisioni e rapimenti».
«Siamo venuti qui, a Mosca, perché ci sentiamo fratelli della Chiesa Ortodossa Russa, per continuare il dialogo, voluto dalla Comunità di Sant'Egidio, ed iniziato nel 2008 quando il Patriarca Alessio II, ora deceduto, e l'attuale Patriarca Kirill, allora Metropolita di Mosca, vennero in Italia. A tale visita segui una nostra a Mosca dove recammo in dono le reliquie di San Gennaro per rinsaldare vincoli di amicizia ed unione tra le due Chiese. Oggi siamo qui perché la Chiesa Cattolica canti l'Alleluia al Cristo Risorto unitamente alla Chiesa Ortodossa Russa, cui guardiamo con rispetto perché sta vivendo un periodo di rinascita», così ha salutato il Cardinale Sepe. «Oggi, i cattolici ed i fratelli ortodossi russi si considerano non come concorrenti ma come alleati, hanno in comune molti compiti e sfide per il bene dei cristiani», ha concluso l'alto Prelato russo prima di donare un cd di musica sacra, da lui composta, al Cardinale Sepe che, a sua volta, alla conclusione dell'incontro, gli ha fatto omaggio di un pastore, espressione dell'arte presepiale napoletana. Un busto di San Gennaro, realizzato dall'artista Antonio Cantone, è stato, invece, il dono che il Cardinale Sepe ha recato al Patriarca Kirill incontrato, il venerdì successivo, nel Duomo di Mosca, per poi ripartire per Napoli ed essere presente alla canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II.
Immacolata Capasso