Grazie al programma “Bravo!” (Birth Registration for All Versus Oblivion) della Comunità di S.Egidio, in Madagascar sono stati iscritti all’anagrafe i primi 53 bambini. A darne notizia è oggi la stessa associazione, precisando che “il primo passo è stato la sensibilizzazione delle famiglie”. Dopo la preparazione dei dossier per ciascun bambino, con i documenti relativi alla madre, alla nascita del bambino, e tutto ciò che può comprovare la sua esistenza in vita, “è stato necessario sottoporre ogni bambino ad una visita medica da parte dei medici dell’Istituto di Igiene sociale per comprovare l’età anagrafica”. Altri 47 certificati di nascita dovrebbero arrivare nei prossimi mesi. Ogni anno, informa S.Egidio, “51 milioni di bambini nel mondo non vengono registrati - due su tre solo in Africa Sub-Sahariana” e “hanno così maggiori probabilità di rimanere coinvolti in abusi di diverso tipo” perché dal punto di vista legale sono “bambini invisibili”. Di qui l’importanza di promuoverne la registrazione anagrafica, diritto sancito dall’art. 7 della Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, che S.Egidio definisce “efficace strumento di protezione” nonché di accesso, tra l’altro, alle vaccinazioni, all’educazione primaria, ai diritti politici attivi e passivi e alla tutela dei tribunali per i minorenni.