ROMA. È stato firmato ieri mattina a Roma, nella sede Comunità di Sant'Egidio, un protocollo d'intesa con il Burkina Faso per la registrazione dei bambini all'anagrafe al momento della nascita. Una battaglia nella quale la Comunità è impegnata da tempo perché i «bambini invisibili» sono destinati a crescere senza diritti.
Il memorandum firmato dal ministro dell'Interno del Burkina Faso Clement Sawadoo e dal presidente della Comunità di Sant Egidio Marco Impagliazzo, prevede una stretta collaborazione nelle Province e nei Comuni, con corsi di formazione periodici per gli ufficiali di stato civile e campagne di sensibilizzazione della popolazione e per rendere stabile e duraturo il sistema della registrazione delle nascite.
La firma è una nuova tappa all'interno del progetto Bravo (Birth Registration For All Versus Oblivion) avviato dalla Comunità di S.Egidio nel 2008 che solo nel primo anno ha permesso la registrazione di 3 milioni di abitanti. Il Burkina Faso aveva già accettato di lanciare una campagna di registrazione delle nascite su tutto il territorio nazionale, rendendo completamente gratuita la procedura di registrazione tardiva delle nascite. In cifre il programma ha portato il tasso di registrazione della popolazione al 76 per cento, con una percentuale di registrazione alla nascita del 63.
Con il memorandum, si intende ora promuovere la sostenibilità di tutto il sistema anagrafico, in modo da rimuovere le cause della mancata registrazione dei bambini al momento della nascita. Fra i Paesi in via di sviluppo, uno su quattro presenta un tasso di registrazione delle nascite inferiore al 50 per cento. In Africa subsahariana si registrano i tassi di registrazione delle nascite più bassi del mondo che vanno dal 55% al 67% di non registrati: in pratica si stima che due bimbi su tre non vengono registrati alla nascita.