Sogno un mondo per tutti

 

“Sogno un mondo per tutti” è un’esposizione di opere di artisti disabili che utilizzano l’arte contemporanea per esprimere se stessi e la profondità dei sentimenti che vivono.


L’arte del vivere insieme è il filo rosso che lega le 80 opere che la compongono. Si tratta di un percorso, artistico ed umano, attraverso gli “Ingranaggi della convivenza” – così il titolo di un’opera di Fabio Ricciardi – che tocca alcuni tornanti delicati della contemporaneità, come nell’opera “Mediterraneo” dedicata a coloro che perdono la vita attraversando questo mare nella speranza di un futuro migliore, ma rivolge il proprio sguardo anche al nostro passato di migranti, come in “Ellis Island” di Marianna Caprioletti, che racconta dell’immigrazione verso gli Stati Uniti agli inizi del secolo scorso. Ma, soprattutto, gli artisti di Abbasso il grigio! nutrono il sogno di costruire un mondo per tutti: un “Pianeta colore” come lo immagina Annamaria Colapietro che così descrive la sua opera, realizzata su un cartone come quelli usati dai senza fissa dimora per dormire per strada: “il mondo che vorrei, la città che vorrei, è con tanti diversi colori insieme belli”. Si tratta anche di una città profumata  come il “Condominio”- istallazione multi materica di Giovanni Battista -  dai cui appartamenti salgono i profumi delle spezie di tanti paesi.


Ciò che emerge dal percorso artistico che gli autori delle opere esposte hanno compiuto è una testimonianza convinta di come si può vivere la globalizzazione: apertura all’altro, senso di responsabilità diffuso, che porta a sentire le parti della società più sofferenti, come membra della stessa famiglia: una sensibilità più universale attraverso la solidarietà.

 

L’esposizione del Museo di Roma in Trastevere – dal 25 settembre al 4 ottobre – è la conclusione di un itinerario biennale.
In questi due anni l’esposizione si è fatta itinerante ed è stata ospitata nel Laboratorio  Museo di Arte Sperimentale di Tor Bella Monaca, promosso da Gli Amici, ed in numerose altre sedi a Roma ed in altre città italiane. Ciò ha consentito agli artisti di dialogare con i territori dai quali provengono e di promuovere eventi espositivi di elevato livello culturale in quartieri spesso noti solo per tristi episodi di cronaca. È del resto proprio nelle anonime periferie urbane che si gioca gran parte del futuro della convivenza ed è lì che gli artisti hanno voluto portare la propria testimonianza ed il Sogno di un mondo per tutti.

 

Dall’esposizione emerge con forza anche l’invito ad un pensiero nuovo sulla disabilità. È una domanda che viene posta in forma esplicita da alcune opere e da alcuni testi come quello di Gabriele Tagliaferro che parla dell’orgoglio di chi, attraverso l’amicizia e l’arte, “è scoperto pensante.” La mostra, fatta di parole, istallazioni ed immagini, è un grande invito all’”Ascolto” (Alessia De Montis): un appello a prendere  sul serio la voce di persone, come i disabili mentali, spesso impossibilitate ad una comunicazione verbale ma in grado di partecipare ad un’azione di costruzione della propria coscienza e del proprio valore.  Attraverso un processo complesso, in cui la creazione artistica ha un ruolo significativo, si libera una grande ricchezza interiore e la capacità di leggere i segni dei tempi o di proporre soluzioni non scontate.

La mostra aiuta a comprendere i disabili ed i disabili aiutano a comprendere il mondo. Dalle loro opere emerge infatti un’analisi acuta della società in cui viviamo, che non tace i problemi e non teme di indicare alcune prospettive. E’ uno sguardo su alcune fra le sfide più impegnative della contemporaneità che stupisce per la lucidità e perché giunge da dove non te lo aspetti. E’, in ultima analisi, un contributo al dibattito culturale in corso nel nostro Paese.

 

L’esposizione è il frutto del lavoro della Comunità di Sant'Egidio, che da decenni è impegnata a fianco di persone con disabilità mentale e che ha dato vita al movimento “Gli Amici”, che raccoglie in numerose città europee, migliaia di persone disabili, insieme ai loro familiari ed amici, e che promuove la mostra “Abbasso il grigio!”.

 

Nei laboratori  sperimentali della Comunità di Sant'Egidio gli artisti disabili, utilizzando tecniche e materiali diversi, che si adattano alla manualità ed all’espressività di ciascuno, confrontandosi durante l’anno sui temi dell’arte e dell’attualità, cercano e trovano canali comunicativi non abituali giungendo, con la creazione di opere pittoriche ed installazioni, ad una sintesi iconografica del proprio pensiero.

Anche quest’anno affiancano il cammino degli artisti dei Laboratori Sperimentali di Sant’Egidio  altre associazioni e cooperative che esporranno le proprie opere durante Abbasso il grigio! Nel corso degli anni l’esposizione si è arricchita della collaborazione di realtà autorevoli del mondo dell’arte, come il MLAC-Museo Laboratorio della Sapienza Università di Roma, che nella persona di Simonetta Lux ha collaborato nel 2007 alla redazione del volume “Con l’arte, da disabile a persona”. La mostra ha ricevuto il sostegno dell’Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Roma e della società Zetema.
 
Non solo arte, ma solidarietà: molti degli artisti hanno scelto di mettere in vendita le loro opere per sostenere DREAM, il programma di lotta all’AIDS e alla malnutrizione in Africa della Comunità di Sant’Egidio.

Hai stampato una pagina del sito www.santegidio.org