La lotta alla diffusione del virus Ebola passa anche per la prevenzione e l'educazione sanitaria. Per questo la Comunità di Sant'Egidio di Abidjan ha lanciato una campagna di sensibilizzazione della popolazione, in particolare delle famiglie più povere che vivono in condizioni alloggiative estremamente precarie, per educare le persone alle norme igieniche da adottare e ai comportamenti da assumere per evitare la diffusione del virus e il contagio.
Finora in Costa d'Avorio non si sono registrati casi di contagio, ma la difficile situazione di paesi confinanti come la Liberia e la Guinea Conakry rende necessaria la massima allerta. Le autorità ivoriane hanno avviato iniziative per sensibilizzare la popolazione, tuttavia non sono state raggiunte molte delle zone più povere, dove le condizioni igienico-sanitarie sono più precarie.
La campagna di Sant'Egidio è iniziata con i bambini e gli adolescenti di Koumassi, una delle zone più povere di Abidjan, inseriti nel programma di adozioni a distanza di Sant'Egidio. Oltre al materiale scolastico necessario per riprendere la scuola, insieme ai loro genitori hanno ricevuto saponi e disinfettanti e ricevere informazioni sull'evoluzione dell'epidemia nei paesi confinanti.
Fino a pochi mesi fa a Koumassi vi era una delle più grandi bidonville di Abidjan, in parte recentemente distrutta dalle autorità. Grazie al programma di adozioni a distanza molte famiglie hanno potuto trovare una soluzione abitativa migliore. Attualmente il programma sostiene più di cento bambini e ragazzi nel quartiere. E' un aiuto che si estende a tutta la famiglia e che ne evita la disgregazione, purtroppo frequente proprio a causa delle difficoltà economiche.
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