La Comunità di Sant'Egidio di Würzburg ha fatto memoria dei cento anni dal "Grande Male", ricordando con una celebrazione ecumenica il milione e mezzo di armeni, siriaci, assiri, caldei e altri cristiani massacrati in Turchia nel 1915. Alla celebrazione, presieduta dal nuovo vicario generale della diocesi di Würzburg, Thomas Keßler, hanno partecipato molti giovani armeni, che hanno portato all'altare un'antica croce armena, segno della grande sofferenza portata dai loro antenati e da molti cristiani ancora oggi in tante parti del mondo.
Nella sua omelia, il vicario generale, ha sottolineato il dovere della memoria, ma anche la necessità di mettere in pratica le parole del Cristo risorto che "chiama a perdonare e a riconciliarsi". "Solo attraverso la riconciliazione - ha detto ancora nella sua omelia- è possibile stabilire una pace vera e duratura e iniziare una nuova storia". Alla liturgia hanno preso parte anche rappresentanti di altre confessioni cristiane e molti nuovi europei.
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