''Solo voi credete che anche noi siamo persone buoneʺ. V. è una donna albanese di 40 anni, vive nell’ospedale psichiatrico Sadik Dinci di Elbasan, in Albania: una struttura con oltre 330 malati che spesso vivono in condizioni di solitudine. Un gruppo di giovani della Comunità di Sant’Egidio di Genova e Pavia l’hanno incontrata durante la settimana di solidarietà in cui hanno organizzato laboratori e feste: un legame che continua da molto tempo e che, per tanti pazienti, è l'unico contatto umano dell’anno.
Laboratori di pittura, cucina, cucito e falegnameria, e anche musica e balli si sono susseguiti per una settimana all'interno dell'ospedale psichiatrico. L'iniziativa ha ricebuto il plauso del metropolita di Elbasan Andon, della Chiesa ortodossa albanese, che visitando i laboratori ha commentato: “quello che la Comunità di Sant'Egidio fa qui è un esempio di carità anche per la Chiesa ortodossa".
Al termine della settimana i giovani hanno portato i pazienti fuori dall'ospedale, in uno dei locali più raffinati della città, dove hanno presentato a tutti i presenti i lavori realizzati nei laboratori. "Neanche nei miei sogni più grandi potevo immaginarmi una festa così" - ha spiegato una di loro.
Un altro gruppo dei Giovani per la Pace di Genova si è spostato più a nord, nei villaggi di Malecaj, Shkemb i kuqe, Shenkoll, dove hanno realizzato una Scuola della Pace con centinaia di bambini. Le condizioni di vita in questi villaggi sono difficili, in particolare per i più fragili, come i disabili e le persone con problemi psichiatrici.
A conclusione della settimana della solidarietà, i giovani hanno piantato a Shenkoll un ulivo “che, come l'amicizia si alimenta di cure e attenzioni”.
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