Sono rimasti senza nulla gli oltre trecento lavoratori stranieri della nave Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio nei pressi dell'Isola del Giglio. Si tratta di 180 cittadini filippini e 170 indonesiani, che, lontani dalle case e dalle famiglie, si sono rivolti alla Comunità di Sant'Egidio per ricevere aiuto.
Dalla città ecosolidale di Roma, il centro dove la Comunità di Sant'Egidio raccoglie e smista generi alimentari, abiti e altri aiuti - frutto delle raccolte della Comunità e della solidarietà di tanti - sono stati immediatamente stoccati e consegnati giacconi, scarpe e indumenti pesanti per i lavoratori naufraghi. |