La Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, è da oltre un secolo una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo. Fin dalla sua origine è all'avanguardia nella ricerca e nella promozione delle nuove tendenze artistiche. Organizza a Venezia manifestazioni internazionali nelle arti contemporanee, che si collocano ai vertici mondiali. Nel 2013 organizza la 55° Esposizione Internazionale d'Arte che iniziata il 1° giugno terminerà il 24 novembre.
Dal 1998 le Biennali di Arte e di Architettura risultano fondate su due grandi pilastri: la mostra per padiglioni nazionali, ciascuno con il suo curatore e il suo progetto, affiancata dalla Mostra Internazionale del curatore della Biennale nominato con questo preciso compito. Un modello di mostra duale diventata a partire dal 1998 la nuova forma permanente della Mostra di Venezia, per realizzare la quale è stata compiuta la scelta strategica di dilatare gli spazi, acquisendo e restaurando la vasta area dell'Arsenale monumentale. Il tutto dà vita a una pluralità di voci, e ha dato vita a una storia nuova e assai interessante. "Nel corso di questi anni" inoltre -spiega Paolo Baratta- "è cresciuta sempre più l'attenzione verso l'intensità della relazione tra l'opera e lo spettatore (viewer) il quale, ancorché scosso da gesti e provocazioni, alla fine ricerca nell'arte l'emozione del dialogo con l'opera, che deve provocare quell'ansia ermeneutica, quel desiderio di andare oltre che ci si attende dall'arte". In questa direzione compie un passo decisivo la 55° Esposizione Internazionale d'Arte che dà vita ad una grande mostra-ricerca dal titolo Il Palazzo Enciclopedico, curata da Massimiliano Gioni.
La Mostra è affiancata da 88 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 10 i Paesi presenti per la prima volta: Angola, Bahamas, Regno del Bahrain, Repubblica della Costa d'Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay e Tuvalu. Novità assoluta è anche la partecipazione della Santa Sede con una mostra allestita nelle Sale d'Armi. In Principio è il titolo scelto dal Card. Gianfranco Ravasi (Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura) per il Padiglione curato da Antonio Paolucci (Direttore dei Musei Vaticani). Anche quest'anno la Biennale ospita molti progetti interessanti e artisti di spessore, ma soprattutto si evidenzia una forte e chiara attenzione ai temi sociali come la disabilità, l'indifferenza, il pregiudizio.
Un esempio fra tutti lo Special Project di César Meneghetti, artista italo-brasiliano, presso l'Isola di San Servolo, che coinvolge e commuove lo spettatore. Lo special project di César Meneghetti, per il Padiglione Kenya della Biennale di Venezia, si articola in tre cabine scure, chiamate dall'artista "video cabine", all'interno delle quali sono proiettati dei video dove i protagonisti indiscussi sono i ragazzi disabili frequentatori dei laboratori didattici della Comunità di Sant'Egidio, che attraverso un percorso compiuto dagli stessi protagonisti guidati dall'artista italo brasiliano tra danze surreali e interrogazioni sui temi principali della vita, sono la dimostrazione di come attraverso l'arte sia possibile e semplice comunicare la loro normalità. Questo progetto per tre anni ha coinvolto a Roma più di 200 persone con disabilità mentale, e come sede espositiva è stata scelta l'isola di San Servolo, che dal 1725 al 1978 ha ospitato uno dei più grandi complessi di reclusione manicomiale del Veneto. Commissario del progetto è Antonio Arevalo, i curatori sono Simonetta Lux e Alessandro Zuccari. L'Associazione d'arte: SF ART WORKING si è occupata della comunicazione e promozione del progetto.