Quasi ogni domenica nel Nord della Nigeria avviene una nuova strage di cristiani. Speriamo che non accada più. Ormai, con insopportabile regolarità, i cristiani nigeriani sono colpiti da attentati nelle loro chiese. Donne, uomini, bambini, che si recano indifesi a pregare in un luogo sacro, vengono proditoriarmente uccisi. È divenuto un rito di sangue intollerabile. Eppure sembra che si possa fare poco. Il Governo nigeriano fatica a garantire un'adeguata protezione e a reprimere questa attività terroristica. I cristiani, minoritari nel Nord, sono tentati di lasciare la regione o dì difendersi con le armi.
Ma la comunità internazionale non può abituarsi a questo tragico susseguirsi di violenze; deve operare le pressioni necessarie sui nigeriani,come fa in varie situazioni di crisi nel mondo. l cristiani del mondo intero non possono dimenticare quello che accade in Nigeria: il sacrificio umano di ogni domenica. Quando si ritrovano per pregare, debbono farlo anche per quelli che soffrono in Nigeria. Boko Haram ("l'educazione occidentale è peccato") è l'organizzazione terroristica responsabile delle violenze. Nasce nel clima incandescente della Nigeria, tra corruzione e miseria, nonostante le grandi ricchezze del Paese.
È un'organizzazione terroristica fondamentalista che colpisce, oltre i cristiani, anche i musulmani moderati e i simboli dello Stato, predicando l'islamizzazione. Il suo tentativo è mettersi alla testa delle popolazioni musulmane, spesso scontente della situazione economica e sociale. Le relazioni in chiave antimusulmana da parte dei cristiani (esasperati di tanta violenza) forniscono ulteriori elementi per questa operazione: in Nigeria ci sarebbe una lotta tra cristiani e musulmani, una guerra di religione. È quello che i vescovi nigeriani negano con decisione, additando le responsabilità della setta terroristica. Infatti si tratta di un terrorismo folle che sta inquinando la religione e che vuole spazzar via le presenze minoritarie cristiane nel Nord.
Boko Haram appoggia concretamente anche il regime islamico installatosi nel Nord del Mali e dovuto all'alleanza tra le forze ribelli tuareg e Aqmi (Al Qaida nel Magreb islamico): un piccolo Afghanistan nel cuore del Sahara, tanto minaccioso. È un fatto che sta molto preoccupando gli Stati della regione, tutti musulmani, ma laici e rispettosi del pluralismo religioso. Tra Algeria e Nigeria le vaste regioni desertiche del Sahal e del Sahara si è infiltrata una presenza terroristica responsabile del rapimento di vari occidentali. Boko Haram aveva rapito l'italiano Franco Lamolinara, ucciso poi durante un blitz britannico per liberarlo. Il progetto di Boko Haram sembra chiaro purtroppo: terrorizzare i cristiani e scacciarli dal Nord, per instaurare un regime musulmano totalitario, dividendo la Nigeria. Non possiamo essere distratti!