«Se vogliamo dire una parola, stimolare questa Europa sonnolenta verso i problemi mediorientali, credo che sia importante la voce dei patriarchi, dei responsabili delle comunità cristiane, che stanno sperimentando dolorosamente una sorta di persecuzione attorno alla quale, come dice Papa Francesco, perdura "una congiura del silenzio"».
Così mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, ha voluto presentare il «Colloquio internazionale» sul futuro dei cristiani in Medio oriente che si tiene oggi e domani a Bari. È la prima volta di un «summit» intercristiano, e non è casuale la scelta di Bari, il cui patrono è san Nicola, il santo del Medio Oriente.
Ideatrice e organizzatrice dell'iniziativa è la Comunità di Sant'Egidio, cui la diocesi di Bari-Bitonto ha dato pieno sostegno. All'appuntamento parteciperanno, oltre ai patriarchi e a rappresentanti delle chiese cattoliche e ortodosse in Medio Oriente, anche autorevoli esponenti della Santa Sede: dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, all'arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per le relazioni con gli Stati della Santa Sede, a mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. Interverranno anche personalità politiche, come il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.
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