change language
sie befinden sich in: home - pressearchiv newsletterkontaktlink

Unterstützung der Gemeinschaft

  
6 November 2015

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà

Il primato di Oscar Romero

Con lui comincia il riconoscimento dei tanti martiri uccisi durante i terribili anni della violenza in America Latina

 
druckversion

Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, è stato un simbolo. Lo chiamavano già, poco dopo il suo assassinio, "San Romero delle Americhe". Fu assassinato il 24 marzo 1980, mentre celebrava la messa. L'uccisione fu voluta dai militari in collusione con la rozza oligarchia economica di El Salvador.
Molti in America Latina s'identificavano con il vescovo ucciso, amico dei poveri, che aveva resistito al potere militare ed economico. Romero aveva parlato forte contro gli omicidi compiuti dall'esercito e dai paramilitari, anche se non aveva fatto sconti alla guerriglia marxista. Era il riferimento del povero popolo del Salvador, ostaggio della guerra civile: «C'è molta violenza, molto odio, molto egoismo», aveva predicato. «Ciascuno crede di avere la verità e getta sull'altro la colpa dei mali».
Cercava la pace nel dialogo. Ma sapeva essere anche forte e diretto, come quando "ordinò" ai soldati di non uccidere, andando contro le gerarchie militari. La sua presenza impediva alla destra di giustificarsi con le ragioni dell'anticomunismo e della religione.
Dopo la morte, la figura di Romero crebbe, richiamando il mondo sul dramma salvadoregno. Romero fu ucciso come un martire: non aveva lasciato il Paese per
salvarsi la vita, come gli fu consigliato. Venerato dalla povera gente, divenne un eroe rivoluzionario per la sinistra, ma fu inquietante per la destra. Nella Chiesa latino-americana c'erano vescovi che osteggiavano la sua beatificazione, perché temevano canonizzasse la teologia della liberazione. Pochi vescovi si sono battuti in altro senso.
Attorno a Romero, c'erano non solo contrasti, ma nebbia: meglio far
decantare la vicenda - pensavano anche i non ostili. Ricostruirne la storia ha invece avuto una funzione importante. L'ha fatto con serietà lo storico Roberto Morozzo con un libro coraggioso, Primero Diós. Vita di Oscar Romero, collocandone la figura nella storia complessa del Salvador e della Chiesa. Un testo molto apprezzato in Centro America, come si è visto dai dibattiti durante la beatificazione nel maggio 2005. Lo riconobbe anche Benedetto XVI durante il viaggio in Brasile.
Giovanni Paolo
da parte sua, era incerto su Romero; non amava le divisioni tra i vescovi salvadoregni (quasi tutti contro l'arcivescovo); temeva le strumentalizzazioni politiche. Rispettava però il martirio. Nel 2000, per la celebrazione della memoria dei martiri del XX secolo, alla mia obiezione sul perché Romero non fosse ricordato, rispose: «Dicono: è un simbolo della sinistra». Ma poi lo inserì nel ricordo, parlandone come
"indimenticabile arcivescovo di San Salvador".
Forse rammentava, quando, anni prima, in visita a San Salvador, aveva preteso di andare sul sepolcro di Romero contro il parere del governo, aspettando a lungo innanzi alle porte chiuse della cattedrale. E poi, entrato,
aveva steso le mani sulla tomba, dicendo: «Romero è nostro».
Il cardinale Bergoglio sentiva lo spessore della figura del martire. Ormai vicino alla pensione, confidò a un salvadoregno: «Se fossi Papa, Romero sarebbe 
santo». Il fatto è imprevedibilmente accaduto e Francesco ha proclamato beato Romero in un clima pacificato, fondandosi su un serio processo storico e sul martirio. Con Romero comincia il riconoscimento dei tanti martiri uccisi durante i terribili anni della violenza in America Latina.


 LESEN SIE AUCH
• NACHRICHT
22 Dezember 2017
ROM, ITALIEN

Andrea Riccardi wurde von Papst Franziskus in Audienz empfangen: Humanitäre Korridore und Frieden waren Gesprächsthemen

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL | ID
22 Dezember 2011

Andrea Riccardi - Internationaler Pressespiegel

IT | ES | DE | FR | PT
3 Juni 2011

Rom: In der St. Bartholomäusbasilika wurde die Stola von Ragheed Aziz Ganni übergeben, einem in Mosul im Irak getöteten chaldäischen Priester

IT | EN | ES | DE | FR | CA | NL
17 September 2010

Rom: Gedenken in der St. Bartholomäusbasilika an einen kambodschanischen Bischof, der Opfer des Genozids der Roten Khmer wurde

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL
30 Marsch 2010

Rom: Gebet zum Gedenken an die Glaubenszeugen und Märtyrer unserer Zeit - Homilie Kardinal Stanisław Ryłko

IT | DE
alle neuigkeiten
• DRÜCKEN SIE
11 Februar 2019
Vatican Insider

Riccardi: tra Italia e Vaticano c’è freddezza ma non rottura

22 Februar 2018
Famiglia Cristiana

La preghiera sia un urlo contro le guerre

22 Februar 2018
Br-Online

Interview mit Sant'Egidio Mitgründer Andrea Riccardi

21 Februar 2018
Famiglia Cristiana

La rivoluzione dell'amore e della tenerezza, l'unica necessaria #santegidio50

21 Februar 2018
Famiglia Cristiana

I 50 anni di Sant'Egidio. L'abbraccio.

20 Februar 2018
L'Osservatore Romano

Matarella per il mezzo secolo di Sant’Egidio

den gesamten pressespiegel
• UNTERLAGEN

Andrea Riccardi - Oriente y Occidente - Diálogos de civilización

alle dokumente

FOTO

1531 besuche

1410 besuche

1704 besuche
alle verwandten medien