Hanno pregato anche per il Kashmir e una fiamma sulla piazza di Assisi è stata accesa per ricordare un conflitto antico finito nell'oblio dei media e della comunità internazionale. La guerra più dimenticata di tutte si combatte in Asia sulle vette dell'Himalaya. È il conflitto insoluto più antico del mondo. La disputa tra India e Pakistan per il controllo di una zona strategica risale al 1947, anno dell'indipendenza dall'Impero britannico.
Ad Assisi è stato Azad Khabir, il Grande Imam della moschea Badshahi di Lahore in Pakistan, la quinta più grande del mondo, a riportare alla luce la guerra nascosta del Kashmir. C'è un confine provvisorio che separa i due Stati, mai accettato e per tre volte, nel 1948, nel 1965 e nel 1971, è risuonato il cannone. Ma nessuno l'ha mai vinta la guerra del Kashmir. Il Grande Imam, amico del ministro cattolico del Pakistan Shahbaz Bhatti, assassinato dai fondamentalisti islamici, spera che lo spirito di Assisi soffi fin su alle quote strabilianti dell'Himalaya, dove negli ultimi tre mesi è stato decretato l'ennesimo coprifuoco in una situazione drammatica per la popolazione che non ha accesso a beni e servizi essenziali.
Ma anche di un altro conflitto dimenticato, nonostante un accordo di pace mediato dal cardinale Orlando Quevedo con l'aiuto della Comunità di Sant'Egidio, si è parlato ad Assisi, si è pregato ed è stata accesa una candela: la guerra nel Mindanao nelle Filippine, dove i terroristi di Abu Sayyaf continuano la lotta sanguinosa per l'indipendenza. Il cardinale Quevedo ha detto che è «indispensabile una nuova evangelizzazione tra i musulmani e anche tra i cristiani per sradicare la violenza e arrivare alla pace».
Alberto Bobbio
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