| 14 Febrero 2016 |
Francesco e Kirill |
Tra il papa e il patriarca l'ecumenismo dei fatti contro le guerre |
Cuba. I due pastori hanno firmato un documento storico che pone fine a secoli di conflitti religiosi e chiede pace nel mondo |
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Il quadro dell'incontro tra Francesco e il patriarca Kirill è stato spoglio, non simbolico come per eventi del genere: solo una sala dell'aeroporto dell'Avana. Tutto si è concentrato sul colloquio (dalla lunghezza inusuale) e sulla firma di un denso documento con trenta capitoletti.
I due primati volevano parlare chiaramente tra loro («da vescovi» - ha detto Bergoglio), consapevoli dell'evento «storico» atteso fin dal Vaticano II. Ne è emersa una scelta comune: un ecumenismo dei fatti e della «solidarietà cristiana» (per usare un'espressione del metropolita Nikodim, maestro di Kirill).
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Andrea Riccardi
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