Sono stati tanti i civitavecchiesi che lo scorso 17 novembre hanno partecipato alla veglia di preghiera promossa dalla Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con la diocesi per ricordare le vittime degli attentati di Parigi. Un'iniziativa alla quale hanno aderito anche tanti giovani della città portuale.
Tutti si sono ritrovati alle 20 presso la parrocchia di Santa Maria Assunta nel centro storico, nella chiesa di S. Maria dell'Orazione e Morte, alla presenza anche dei rappresentanti del Comune. In una grande foto sono stati raffigurati i volti di alcune delle oltre 130 vittime del "venerdì nero". Di ognuno dei defunti accertati sono stati letti il nome e la nazionalità. Per tutti quanti, anche e soprattutto per coloro non ancora identificati, i partecipanti alla veglia hanno acceso una candela. La luce della candela rappresenta la memoria e la speranza, perché nessuno è dimenticato da Dio. La luce contagia di cuore in cuore e il Vangelo delle beatitudini letto durante la liturgia ha richiamato ogni cristiano a non reagire con la violenza delle armi ma con la grande forza della mitezza e della misericordia.
Alla veglia hanno preso parte anche alcuni giovani cristiani della comunità ortodossa romena di Civitavecchia. Una Chiesa unita nella carità e nella preghiera incessante che illumina un mondo immerso nel buio della violenza e delle guerre e ci ricorda a tutti il bene grande della pace.
La preghiera, infatti, è la più grande consolazione per noi che viviamo ancora momenti di paura, di incertezza per quello che sta accadendo, ma soprattutto per essere vicini alle vittime. Pregare per chi non c'è più, per i feriti, per i loro familiari e per gli amici, e soprattutto per mostrare la più grande solidarietà a tutti quelli che soffrono per questi terribili attentati, perché sentano il calore dell'amicizia, della partecipazione e della solidarietà.
Massimo Magnano
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