change language
benne vagy: home - sajtószemle newsletterlink

Support the Community

  
December 17 2017

Insegnare il dialogo

Alla Scuola della Pace

 
nyomtatható verzió

Diceva Maria Montessori che se evitare i conflitti è compito della politica, costruire la pace deve essere opera dell'educazione. In un millennio iniziato (e proseguito) all'insegna della irriducibile avversione tra Occidente e Islam, e della deflagrazione di tutti i possibili nazionalismi, il precetto della pedagogista marchigiana meriterebbe di diventare (finalmente) il caposaldo di ogni politica scolastica. In attesa che ciò accada, qualcuno ci prova. È il caso della Comunità di Sant'Egidio, che celebra adesso con un bel libro l'esperienza cinquantennale delle sue "Scuole della Pace", un fenomeno che in 70 Paesi coinvolge circa settantamila bambini, e ragazzi, di tutte le etnie e religioni.
Luoghi (quasi mai "scuole"in senso classico), dove un'infanzia e un'adolescenza non scolarizzate a causa della povertà, delle guerre e delle migrazioni non impara solo a leggere e scrivere, ma trova ciò che a quell'età vale quanto cibo e farmaci, ossia affetto, ascolto, confronto con i "diversi", possibilità di esprimere liberamente le proprie paure, domande, punti di vista.
«Ridare voce e storia ai bambini», scrive nella prefazione il fondatore della Comunità Andrea Riccardi, «rende un ambiente, e il mondo, molto più umani. Il mondo si è globalizzato come flusso di comunicazione, come scambi e poteri economici. Ma non è avvenuto un processo spirituale e umanistico che realizzi l'incontro tra diverse civiltà in modo davvero allargato. Di fronte a questo fenomeno, c'è una grave questione di ecologia umana, importante quanto quella dell'ambiente, e forse più. Le Scuole della Pace, sommessamente, ma tenacemente, propongono di ripartire dai bambini».
I numeri delle statistiche raccontano una realtà allarmante. Nel mondo sono 57 milioni i piccoli tra i 6 e gli 11 anni che non frequentano la scuola. Nell'Africa Occidentale e Centrale tale percentuale sale al livello record del 27 %. Nel Pakistan, potenza atomica, soltanto il 32 % delle donne sa leggere e scrivere. La metà dei rifugiati del mondo sono minori, e per loro la prospettiva di una almeno decente istruzione è seriamente compromessa. Una catastrofe, e non solo per le prospettive della pace e della convivenza, considerato che il livello di scolarizzazione è legato in modo inversamente proporzionale persino alla durata della vita: se tutte le madri avessero frequentato la scuola secondaria nel mondo si salverebbero ogni anno 2,8 milioni di essi umani tra 0 e 5 anni grazie a una maggiore informazione delle madri su cure e igiene. 
Sant'Egidio fa quel che può; ed è tanto. Aule improvvisate nei posti più disparati (anche ruderi, tende, stuoie, palafitte, campi profughi, persino un lebbrosario, in Burkina Faso), con operatori volontari e una serie di regole non prescindibili: libertà di espressione concessa a tutti, intolleranza solo per la violenza e la prepotenza, composizione interreligiosa delle classi. «Alla scuola della Pace», si legge nel volume curato da Adriana Gulotta, coordinatrice di questa rete scolastica sui generis, «ci si conosce in modo profondo, si apprendono le tradizioni dell'altro, la religione. Non si accetta che l'altro sia una caricatura costruita sui pregiudizi».
Nelle quasi trecento pagine ci possono leggere anche decine di testimonianze dirette degli alunni, alcune drammatiche e toccanti. Una è quella di Abishek M., nato in un sobborgo cristiano di Lahore. Nel suo Quaderno della Pace ha scritto: «Bisogna rendere il mondo un posto migliore. Dovremmo essere tutti una comunità». È morto il 15 marzo del 2015, insieme ad altre 14 persone, ucciso dallìesplosione di due uomini bomba appartenenti alla Jamaat ul Ahrar, gruppo legato ai Talebani.


 OLVASSON
• HÍREK
Január 19 2018
MÖNCHENGLADBACH, NÉMETORSZÁG

Rawan története – Az iraki háborútól a béke iskolájáig

IT | ES | DE | NL | HU
November 20 2016

A gyermekek jogainak világnapja: a Sant’Egidio közösség a gyermekek mellett áll

IT | ES | DE | PT | HU
Október 5 2016

Október 5. World Teacher's day, a tanárok világnapja: gyerünk a békeiskolákba!

IT | EN | ES | DE | PT | RU | ID | HU
Július 2 2016
GOMA, DEMOKRATIKUS KÖZTÁRSASÁG KONGÓI

A közoktatáshoz mindenkinek joga van: erről „rajzolnak” a kongói Mugunga menekülttáborában a béke iskolájába járó gyerekek

IT | EN | ES | DE | FR | PT | HU
December 23 2013

Isten szava minden napra 2014 című könyve.

minden hír
• RELEASE
Február 21 2018
Vatican Insider

Sant’Egidio si unisce alla Giornata di digiuno per Congo e Sud Sudan indetta dal Papa

Február 21 2018
Famiglia Cristiana

I 50 anni di Sant'Egidio. L'abbraccio.

Február 9 2018
Vaticannews

Spadaro: la geopolitica di Francesco è fondata sulla misericordia

Február 7 2018
Il Secolo XIX

Nessuno è troppo piccolo per aiutare

Február 7 2018
Vaticannews

“Fare pace”: la diplomazia della speranza cristiana di Sant’Egidio

Január 19 2018
RomaSette.it

“Siamo qui, siamo vivi”: la famiglia Sarano, salvata da un sottufficiale tedesco

a teljes sajtószemle
• ESEMÉNYEK
Január 23 2018 | RÓMA, OLASZORSZÁG

Presentazione del libro ''Alla Scuola della Pace. Educare i bambini in un mondo globale''

Január 17 2018 | NÁPOLY, OLASZORSZÁG

Presentazione del libro ''Alla Scuola della Pace - Educare i bambini in un mondo globale''

MINDEN ÜLÉSEI IMÁDSÁG A BÉKÉÉRT
• DOKUMENTUMOK

Guida DOVE Mangiare, dormire, lavarsi - Roma 2016

Benedetta Ferone - Povertà a Napoli: venti anni di amicizia per strada

Povertà a Napoli: rilevazioni della Comunità di Sant’Egidio

Francesca Zuccari - Venti anni di amicizia per strada: la Comunità di Sant’Egidio e i senza dimora a Napoli

Rossella Rizzi

Un sogno per l'Africa

az összes dokumentum

FOTÓK

215 látogatások

217 látogatások

157 látogatások

232 látogatások

193 látogatások
a kapcsolódó média