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Le scuole della pace
Sin dall'inizio Sant'Egidio si preoccupa di sostenere le scuole albanesi. Un buon esempio, precedente alla crisi di Kukes, � quello di Shen Gjin , ove un primo gruppo di profughi trova riparo gi� nel settembre 1998. Tra i circa 400 ospiti ci sono oltre 80 bambini in et� scolare. E' necessario ristrutturare l'edificio scolastico locale, viste le pessime condizioni in cui si trovava. Durante la crisi questa scuola sar� una delle prime 'summer schools' aperte ai bambini del Kosovo.

Come si pu� arguire da quanto sinora accennato, la condizione dei bambini nei campi � davvero tragica. Non si tratta solo della salute minacciata dal freddo e dalla mancanza di cibo, o delle disagiatissime condizioni di vita, ma anche della psiche dei bambini per il trauma provocato dalla violenza e dalla fuga dalla loro terra.

Per molti di loro � da aggiungere il dolore per la scomparsa di persone care, genitori, parenti, vicini di casa. I loro disegni sembrano tracciati da una sola mano e la scena � per lo pi� la stessa: un villaggio in fiamme e carri armati che lo solcano accompagnati da soldati:

Di fronte al dramma di questi bambini Sant'Egidio cerca di venire loro incontro con la creazione della 'scuola della pace'.
Si doveva far cominciare una vita normale, si doveva spezzare il vuoto di tante giornate sotto il cielo grigio e freddo di Kukes. Allora decidemmo di allestire dieci grandi tende, otto delle quali adattate alle 8 classi del ciclo della scuola dell'obbligo, in un prato vicino al campo detto del "magazzino delle patate".   Nella scuola furono coinvolti gli stessi insegnanti kosovari, stipendiati con lo stesso compenso che ricevevano dalle loro comunit� in Kosovo durante gli anni del sistema educativo parallelo. La scuola, rifornita di tutto il materiale didattico necessario, prese a funzionare regolarmente. La risposta fu davvero entusiasta, sia da parte dei maestri, ovviamente felici di aver trovato un'occupazione, sia da parte dei bambini. 
Oltre 1.400 bambini frequentarono la scuola della pace. Fummo costretti a fare due turni, uno al mattino e l'altro nel pomeriggio.
In seguito l'esperienza di Kukes fu ripresa in modo sistematico nel distretto di Lezha.
Oltre 3000 bambini e centinaia di insegnanti kosovari e albanesi beneficiarono di questa seconda iniziativa, che si svolse in 14 scuole del distretto, in stretta collaborazione con la direzione per l'educazione e con i maestri del luogo, durante i mesi di maggio e giugno. 

Un'altra iniziativa importante in questo contesto � stato il legame tra la 'scuola della pace' e il movimento del 'Paese dell'arcobaleno'. Diffuso in oltre 35 paesi, e costruito sulla esperienza di oltre 30 anni di impegno con i minori in difficolt�, il movimento � il tentativo di coinvolgere i bambini in un percorso educativo che sia anche caratterizzato da un impegno personale. I bambini diventano essi stessi sostenitori degli ideali di pace, di giustizia e di solidariet�. Impegnandosi in prima persona per ci� che credono, essi costituiscono una forza trainante per la loro generazione e anche per gli stessi adulti. 
Si costruisce in questo modo una generazione di uomini e di donne sensibili e solidali, aperti alla collaborazione ed al dialogo, ad una cultura di giustizia e di pace. 
Solidariet� con i poveri, abbattimento di qualunque frontiera o divisione fra uomini, popoli o culture, uno sfruttamento responsabile e giusto delle risorse del mondo, per uno sviluppo che sia di tutti e non solo di pochi Paesi ricchi: sono questi i temi intorno ai quali si estende l'impegno dei ragazzi del Paese dell'Arcobaleno.