Dalla lettera di Paolo agli Ebrei 1, 1-14
1 Dio, che aveva gia parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente,
2in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo.
3Questo Figlio, che � irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si � assiso alla destra della maest� nell'alto dei cieli,
4ed � diventato tanto superiore agli angeli quanto pi� eccellente del loro � il nome che ha ereditato.
5Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato? E ancora: Io sar� per lui padre ed egli sar� per me figlio?
6E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
7Mentre degli angeli dice: Egli fa i suoi angeli pari ai venti, e i suoi ministri come fiamma di fuoco,
8del Figlio invece afferma: Il tuo trono, Dio, sta in eterno e: Scettro giusto � lo scettro del tuo regno;
9hai amato la giustizia e odiato l'iniquit�, perci� ti unse Dio, il tuo Dio, con olio di esultanza pi� dei tuoi compagni.
10E ancora: Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli.
11Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito.
12Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine.
13A quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi alla mia destra, finch� io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?
14Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza?
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