La Bibbia |
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Dalla lettera di Paolo agli Ebrei 4, 1-16 1 Sicch� ho giurato nella mia ira: Questo, bench� le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. 4Si dice infatti in qualche luogo a proposito del settimo giorno: E Dio si ripos� nel settimo giorno da tutte le opere sue. 5E ancora in questo passo: Non entreranno nel mio riposo! 6Poich� dunque risulta che alcuni debbono ancora entrare in quel riposo e quelli che per primi ricevettero la buona novella non entrarono a causa della loro disobbedienza, 7egli fissa di nuovo un giorno, oggi, dicendo in Davide dopo tanto tempo: Oggi, se udite la sua voce, 8Se Giosu� infatti li avesse introdotti in quel riposo, Dio non avrebbe parlato, in seguito, di un altro giorno. 9E' dunque riservato ancora un riposo sabatico per il popolo di Dio. 10Chi � entrato infatti nel suo riposo, riposa anch'egli dalle sue opere, come Dio dalle proprie. 11Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo, perch� nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza. 12Infatti la parola di Dio � viva, efficace e pi� tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. 13Non v'� creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto � nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto. 14Poich� dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Ges�, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. 15Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermit�, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato. 16Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno.
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