La Bibbia |
||
|
||
|
Dal libro di Giuditta 8, 1-29 1 9Venne dunque a sapere le parole esasperate rivolte dal popolo alle autorit�, perch� erano demoralizzati per la mancanza d'acqua, e anche Giuditta seppe di tutte le risposte che aveva date loro Ozia e come avesse giurato loro di consegnare la citt� agli Assiri dopo cinque giorni. 10Subito mand� la sua ancella particolare che aveva in cura tutte le sue sostanze a chiamare Cabri e Carmi, che erano gli anziani della sua citt�. 11Vennero da lei ed essa disse loro: "Ascoltatemi bene, voi capi dei cittadini di Betulia. Non � stato affatto conveniente il discorso che oggi avete tenuto al popolo, aggiungendo il giuramento che avete pronunziato e interposto tra voi e Dio, di mettere la citt� in mano ai nostri nemici, se nel frattempo il Signore non vi avr� mandato aiuto. 12Chi siete voi dunque che avete tentato Dio in questo giorno e vi siete posti al di sopra di lui, mentre non siete che uomini? 13Certo, voi volete mettere alla prova il Signore onnipotente, ma non ci capirete niente, n� ora n� mai. 14Se non siete capaci di scorgere il fondo del cuore dell'uomo n� di afferrare i pensieri della sua mente, come potrete scrutare il Signore, che ha fatto tutte queste cose, e conoscere i suoi pensieri o comprendere i suoi disegni? No, fratelli, non vogliate irritare il Signore nostro Dio. 15Se non vorr� aiutarci in questi cinque giorni, egli ha pieno potere di difenderci nei giorni che vuole o anche di farci distruggere da parte dei nostri nemici. 16E voi non pretendete di impegnare i piani del Signore Dio nostro, perch� Dio non � come un uomo che gli si possan fare minacce e pressioni come ad uno degli uomini. 17Perci� attendiamo fiduciosi la salvezza che viene da lui, supplichiamolo che venga in nostro aiuto e ascolter� il nostro grido se a lui piacer�. 18Realmente in questa nostra generazione non c'� mai stata, n� esiste oggi una trib� o famiglia o popolo o citt� tra di noi, che adori gli dei fatti da mano d'uomo, come � avvenuto nei tempi passati. 19Per questo motivo i nostri padri furono abbandonati alla spada e alla devastazione e caddero rovinosamente davanti ai loro nemici. 20Noi invece non riconosciamo altro Dio fuori di lui e per questo speriamo che egli non trascurer� noi e neppure la nostra nazione. 21Perch� se noi saremo presi, rester� presa anche tutta la Giudea e sar� saccheggiato il nostro santuario e Dio chieder� ragione di quella profanazione al nostro sangue. 22L'uccisione dei nostri fratelli, l'asservimento della patria, la devastazione della nostra eredit� Dio la far� ricadere sul nostro capo in mezzo ai popoli pagani tra i quali ci capiter� di essere schiavi e saremo cos� motivo di scandalo e di disprezzo di fronte ai nostri padroni. 23La nostra schiavit� non ci guadagner� alcun favore, perch� la porr� a nostro disonore il Signore Dio nostro. 24Dunque, fratelli, dimostriamo ai nostri fratelli che la loro vita dipende da noi, che i nostri sacri pegni, il tempio e l'altare, poggiano su di noi. 25Oltre tutto ringraziamo il Signore Dio nostro che ci mette alla prova, come ha gia fatto con i nostri padri. 26Ricordatevi quanto ha fatto con Abramo, quali prove ha fatto passare ad Isacco e quanto � avvenuto a Giacobbe in Mesopotamia di Siria, quando pascolava i greggi di L�bano suo zio materno. 27Certo, come ha passato al crogiuolo costoro non altrimenti che per saggiare il loro cuore, cos� ora non vuol far vendetta di noi, ma � a fine di correzione che il Signore castiga coloro che gli stanno vicino". 28Allora rispose a lei Ozia: "Quanto hai detto, l'hai proferito con cuore retto e nessuno pu� contraddire alle tue parole. 29Poich� non da oggi � manifesta la tua saggezza, ma dall
|